Il mistero del Regno
In questo intermezzo tra la parabola del seminatore, indirizzata alle folle, e la sua spiegazione, riservata ai discepoli, la domanda di questi ultimi รจ quasi ovvia, รจ quella che ci poniamo anche noi:ย perchรฉ Gesรน parla in parabole?ย E la risposta di Gesรน รจ che โi misteriโ (Matteo) o โil misteroโ (Marco) del regno dei cieli non รจ esprimibile altrimenti che in parabole.ย La parabola o la metafora sono il solo linguaggio adatto a manifestare analogicamente il mistero di Dio in questo mondo: un mistero che quaggiรน non si puรฒ ancora nรฉ capire nรฉ dire apertamente, ma che si puรฒ solamente intuire a sprazzi, in maniera intermittente, per puro dono, come dice la preghiera eucaristica: โCon il lume celeste previenici, Signore, affinchรฉ con puro intuito possiamo discernere e con degno affetto possiamo percepire il mistero di cui tu ci hai voluti partecipiโ.ย
Questo รจ il solo passo evangelico in cui ricorre, al plurale o al singolare, il termineย mystรฉrionย cosรฌ frequente nella mistica ellenistica e nellโepistolario paolino.ย Mystรฉrion viene infatti dalla radiceย mysย da cui deriva anche โmisticaโ:ย designa una conoscenza segreta, non esprimibile intellettualmente, ma soltanto per una qualche identificazione personale, iniziatica, che soltanto dei discepoli possono acquisire. Non รจ un dato facilmente concettualizzabile, ma un dato esperienziale, cosรฌ come รจ esperienziale, per contatto esistenziale e non per astrazione teorica, tutta la conoscenza biblica, ossia la conoscenza di Dio.ย
Perciรฒ non รจ raro riscontrare che, proprio coloro che ne hanno una maggiore esperienza, non riescano neppure a parlarne. Come scrive Martin Buber nel suo romanzo Gog e Magog: โVi รจ un mistero, certo, ma chi lo conosce non puรฒ rivelarlo; vi รจ un miracolo, certo, ma chi vuole compierlo non puรฒ realizzarloโ.
Gesรน parla a tutti in parabole, non soltanto a quelli di fuori: anche ai suoi discepoli; maย soltanto ai discepoli รจ dato di comprendere e decifrare il senso nascosto, il segreto delle sue parole. Per questo egli fa uso di una legge economica, che nel suo tenore letterale puรฒ anche apparire spietata: โa chi ha sarร dato, a chi non ha sarร tolto anche quello che haโ.ย La conoscenza del mistero รจ progressiva, graduale, a misura di una sempre maggiore identificazione del discepolo con il suo Maestro; a misura che aumenta, con il tempo e la grazia di Dio, la sequela di Gesรน, che comporta, sostanzialmente, il prendere su di sรฉ la propria croce.ย
In altri termini, ciรฒ che si verifica a proposito dei misteri del regno dei cieli non รจ diverso da ciรฒ che lo stesso Signore e Maestro registra nel suo inno di giubilo: โTi ringrazio (e, insieme: confesso) o Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoliโ (Mt 11,25).ย La partecipazione al mistero di Cristo non รจ questione di preparazione accademica, di comprensione intellettuale, ma di partecipazione alle sue sofferenze, in modo tale da poter partecipare anche alla sua risurrezione, cioรจ alle molte nostre risurrezioni quotidiane. Il mistero del regno, infatti, รจ lo stesso mistero del seme che muore e rinasce, รจ il mistero di Gesรน crocifisso e risorto.
fratel Alberto
Per gentile concessione del Monastero di Bose
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