Maria: perchรฉ?
Maria: perchรฉ?. La domanda trova la sua risposta in un brano del Vangelo di Giovanni: โGesรน allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: โDonna, ecco tuo figlio!โ. Poi disse al discepolo: โEcco tua madre!โ. E da quellโora il discepolo lโaccolse con sรฉโ (Gv 19,26-27). Il perchรฉ di Maria nellโorizzonte ecclesiale e personale nasce dalla libera decisione del Figlio di donare sua madre, non disattesa alla libera decisione del discepolo di accoglierla in casa sua come presenza preziosa.
E questo perchรฉย i discepoli amati di ogni luogo e tempo, rappresentati da Giovanni,ย vedano in lei il proprio dover essere. A questa chiave di lettura ci conducono i numeri 53 e 63 della costituzione conciliare โLumen gentiumโ del concilio Vaticano Il, che parlano di Maria come tipo, esemplare e modello della chiesa, di essa esemplificazione. Alcuni esempi:
1. Dare spazio a Maria nel proprio vissuto personale ed ecclesiale, contemplandola con gli occhi del cuore, significa in primo luogoย cogliere in lei il come Dio sta davanti allโuomo, il come si racconta, generati a unโimmagine alta e pura di Dio. Punto di riferimento รจ il racconto dellโAnnunciazione (Lc 1,36-48), oveย Dio โsi diceโ come esodo, permesso, buona notizia e portatore di un sogno. Esce tramite il suo angelo dalla sua inaccessibile luce (1Tm 6,16) per sostare alla soglia di una casa abitata da unโumile donna di nome Maria,ย bussando, chiedendo il permesso: Dio rispetta abitazioni e coscienze (cf. Ap 3,20), non si permette di violare nรฉ con la forza nรฉ con la seduzione.
E a Maria che gli apre la porta scandisce parole che sono dolcissime notizie: โPiccola figlia rallegrati, gioisci, esulta, esci da ogni paura, vengo a te per dirti che hai trovato grazia, benevolenza presso un Dio che รจ con te, mai contro di te, in un amore che ti rende bellissima, graziosa, mia creatura riuscita: lโamata resa capace di amare. E su di te ho un sogno, ti chiedo, se vuoi, di diventare ilย grembo della Parola, la terra del Cielo, lโaurora del Sole, la Madre del Figlio, Gesรน il Signore. La terra ne ha tanto bisognoโ.
Cosรฌ Dio nel suo angelo si dice a Maria, data a ciascuno e alla chiesa per apprendere da leiย come Dio si colloca al cospetto dellโuomo: come un venuto da lontano a incidere nel cuore di ogni nato il suo inno di tenerezza: โGioisci, amatissimo, di un amore che ti rende solare, diventa dimora e parto al mondo del sole di Dio, il Cristo, con il volto, con la parola, con il gesto evangeliciโ. Non resta che lo stupore dinanzi a un simile Dio, non resta che aprire la porta a una simile immagine di Dio in grado di trasformare il peccatore in innocente. Devozione a Maria รจ dirle grazie per il suo ricordarci che come Dio si รจ detto a lei cosรฌ si dice a noi, a lei a suo modo, al nostro modo nella consapevolezza che il suo amore rende innocenti i peccatori. Maria, chiave di lettura della grazia.
2. Dare spazio a Maria nel proprio vissuto personale ed ecclesiale, contemplandola con gli occhi del cuore, significa, in secondo luogo,ย cogliere in lei la chiave della lettura della fede. Al dirsi di Dio a lei corrisponde un dirsi di Maria a Dio. Nel โfiatโ: โAvvenga di me secondo la tua parolaโ (Lc 1,38), nel โmagnificatโ: โLโanima mia magnifica il Signoreโ (Lc 1,46), nel โgladiusโ: โUna spada ti trafiggerร lโanimaโ (Lc 2,35). Maria donata alla chiesa come illustrazione della risposta della fede.ย Credere รจ dire liberamente โsรฌโ al farsi vicino di Dio e della sua parola, il divenire totalmente dediti allโapparizione del Figlio al mondo, e questo nella gioia e nella consapevolezza che mai รจ a basso prezzo. La testimonianza del vangelo, simultaneamente dolce musica (cf. Lc 7,32) e segno di contraddizione (cf. Lc 2,34), inesorabilmente presenta i suoi costi, il discepolo lo deve sapere e ne deve gioire (cf. Lc 6,22-23). Il costo del dolore, lโafflizione nel vedere disatteso il dono del Figlio al mondo e la misteriositร del Figlio stesso non sempre di facile lettura. Cosรฌ il cammino della fede oscura di Maria che non comprende (cf. Lc 2,33-50) ci insegna aย conservare, come lei, tutto nel cuore, a ruminarlo e ad attendere il giorno delle chiarezzeย (cf. Lc 2,19)ย vivendo nel frattempo con la luce che ci รจ data. Maria รจ una sorella che ci ammaestra e ci accompagna nel giorno oscuro e doloroso del cammino della fede. Ci รจ di esempio e ci sostiene.
3. Dare spazio a Maria nel proprio vissuto personale ed ecclesiale, contemplandola con gli occhi del cuore, significa in terzo luogoย resa a una sua grande provocazione: il โprimato dellโascoltoโ nel tempo del fascino del paradigma ottico, ovvero delle visioni, apparizioni, miracoli e quantโaltro. La singolare vicenda di Maria nasce da un โdisseโ: lโangelo, โentrando da lei, disseโ (Lc 1,28), e prosegue con un โdisseโ: โAllora Maria disseโ (Lc 1,38). La relazione Dio-uomo illustrata da Maria รจ fondata sulla parola, in sintonia con la grande tradizione ebraico-cristiana dellโโAscoltaโ. Ci ricorda che โla vita cristiana รจ la crescita di un orecchioโ (Isacco il Siro), โun orecchio come patriaโ (A. J. Heschel), โsi nasce dallโascoltoโ (F. Rosenzweig), lโudito ci rende veggenti, ci apre gli occhi del cuore, ci pone in movimento costituendoci chiesa in uscita che porta la Luce, come giร Maria a Elisabetta e Giovanni (cf. Lc 1,39-45), a Simeone e Anna (cf. Lc 2,22-38), e chiesa che fa trovare la Luce, come giร Maria ai pastori (cf. Lc 2,8-20) e ai magi (cf. Lc 2,1-12). Mariaย modello di chiesa missionaria, ad essa memoria che tutto รจ fondato sulla parola: โQualsiasi cosa vi dica, fateloโ (Gv 2,5), lโunica parola di Maria, di valore testamentario, rivolta e lasciata allโuomo nel Nuovo Testamento. Una Maria, infine,ย povera e umile, alle comunitร memoria di un Dio che sceglie chi non conta per le sue opere meravigliose.
fratel Giancarlo
Per gentile concessione del Monastero di Bose
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