Cafarnao, riva del lago. Alcuni amici di un paralitico, che non vogliono fargli perdere lโoccasione di ascoltare Gesรน, glielo portano su una barella. Egli discerne in questo gesto lโinvisibile. Nellโamore โvede la fede/fiduciaโ (cf. v. 2) allโopera, il che lo induce a rispondere, con delicatezza: โCoraggio, figlio, ti sono perdonati i peccatiโ (v. 2).
Terreno minatoโฆ Tagliamo corto: โPur non legando il peccato alla malattia, Gesรน sa che la malattia รจ una menomazione e, come tale, sta nello spazio del peccato. Si fa dunque ministro di unโazione divina, rimette i peccati non come condizione previa alla guarigione, ma rivela che la guarigione fisica รจ solo un aspetto della guarigione dellโintera persona. Non rimette i peccati affinchรฉ lโuomo sia degno del miracolo, ma in tal modo guarisce dalla malattiaโ (E. Bianchi).
Ciรฒ perรฒ infastidisce gli scribi presenti: โCostui bestemmia!โ (v. 3). Sottinteso: โChi puรฒ perdonare i peccati, se non Dio solo?โ (Mc 2,7). Lโocchio cattivo li porta a stravolgere la realtร : Gesรน ha usato il passivo divino (โsono perdonatiโ: v. 2), con ovvio riferimento a Dio quale autore, mentre essi ravvisano nelle sue parole gli estremi per unโaccusa di blasfemia. ร tutta una questione di sguardo: Gesรน vuole restituire pienezza di vita allโuomo, mentre gli scribi non comprendono che la remissione dei peccati, invocata da Dio, puรฒ rimettere in piedi una persona.
Gesรน non affronta il problema in termini complicati. Sceglie invece di riportarlo su un terreno comprensibile a tutti e istruttivo per chi in nome delle idee dimentica la concretezza della vita. Come si vive, cosรฌ si pensa, e viceversa! Da attento osservatore โ โsa, vede i loro pensieriโ (cf. v. 4) โ riconosce le loro intenzioni e le smaschera apertamente: โPerchรฉ pensateย cose cattive nel vostro cuore?โ (v. 4). Perchรฉ guardare con occhio cattivo (cioรจ invidioso: cf. Mt 20,15) i pensieri che vogliono il bene dellโaltro? Che senso ha? Costoro hanno inchiostro, non sangue nelle veneโฆ
Segue una delle domande di Gesรน piรน affascinanti: โร piรน facile dire: โTi sono perdonati i peccatiโ, oppure: โรlzati e camminaโ?โ (v. 5). Ragionamento classico dellโesegesi rabbinica: se puรฒ guarire fisicamente il malato (il visibile), a maggior ragione avrร lโautorevolezza di perdonare i suoi peccati (lโinvisibile). Proprio a questo รจ interessato: curare, se non proprio guarire, il cuore umano tentato di non nutrire pensieri buoni, di non fidarsi. Quanto รจ piรน facile continuare a coltivare la sfiducia, non credendo che lโaltro possa โrimettersi in piediโ (cf. vv. 5 e 7), e guardando con cinismo chi tenta di aiutarlo a vivere. Paradossalmente, molto piรน che rimettere in piedi un paraliticoโฆ
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Gesรน non accetta una risposta banale, ma ci mette in discussione. E lo fa ponendosi in gioco: โPerchรฉ sappiate che il Figlio dellโuomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: รlzati โ disse al paralitico โ, prendi il tuo letto e vaโ a casa tuaโ (v. 6). Questione riaperta: la guarigione fisica, che giunge alla fine, non รจ il centro dellโevento, ma solo un segno che ridesta il nostro cuore e il nostro sguardo. Il perdono di Gesรน, Figlio dellโuomo sempre veniente, ci rimette in piedi: perchรฉ non ci fidiamo del suo sguardo che vuole scandagliare il nostro cuore per ridargli vita, cioรจ fiducia condivisa e occhio buono verso chi ci รจ accanto? Perchรฉ non impariamo a perdonarci?
Fratel Ludwig
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