Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 21 Settembre 2023

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Questione di sguardi

Sappiamo quanto sia vitale lโ€™esperienza umana di essere โ€œvistiโ€, accolti, riconosciuti nella propria unicitร  dallo sguardo degli altri. I racconti di vocazione descritti dai vangeli condensano lโ€™attenzione sullo sguardo di Gesรน che โ€œpassa e vedeโ€: uno sguardo che mostra una simpatia a priori, un amore incondizionato nei confronti del chiamato (ยซGesรน fissรฒ lo sguardo su di lui, lo amรฒยป, Mc 10,21). 

Proprio lโ€™apostolo Matteo, di cui oggi facciamo memoria, ha sentito rivolto su di sรฉ lo sguardo penetrante di Gesรน. Nei suoi confronti non ha il dito puntato, come vorrebbero molti farisei del tempo che consideravano i pubblicani dei peccatori pubblici, da evitare in nome di unโ€™ossequiosa pratica religiosa. No, Gesรน vede Matteo in profonditร , โ€œscommetteโ€ su di lui e sulle sue potenzialitร  piรน celate

Lโ€™amore genera lโ€™amore. Tutto puรฒ cambiare in colui che si sente visto, chiamato per nome, riconosciuto nel proprio desiderio, oggetto di unโ€™attenzione che esprime una fiducia incondizionata. Non si rimane indifferenti a uno sguardo e a una parola che trasmettono accoglienza e toccano il cuore. Si risponde, ci si mette in cammino. Come Matteo, che si alza e segue il suo Signore. 

Questa pagina del vangelo mette in luce un altro modo di vedere, quello di chi giudica lโ€™altro e lo etichetta nel suo peccato โ€œmanifestoโ€, senza riconoscere le possibilitร  di cambiamento e di rinascita racchiuse nellโ€™umano: ยซCome mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e peccatori?ยป. 

Gesรน altrove รจ descritto come ยซun mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatoriยป (Mt 11,19). Egli amava sedersi a tavola con coloro che la societร  religiosa del tempo metteva in un angolo. Ha narrato in modo speciale il volto di Dio, andando alla ricerca delle โ€œpecore perdute della casa di Israeleโ€ (Mt 15,24), facendosi medico per i malati, prossimo a coloro che si riconoscevano peccatori e bisognosi di salvezza. 

ยซVoglio misericordia, non sacrifici!ยป. Per Gesรน la misericordia รจ il criterio primo delle sue scelte, talmente libere da creare sorpresa e perfino scandalo. Non sorprende perciรฒ che Gesรน abbia accolto lโ€™invito di Matteo e si sia seduto alla sua tavola, luogo di comunione e convivialitร , in contrasto con le prescrizioni delle leggi di puritร : cโ€™era da fare festa per unโ€™esistenza rinata.

Anchea ciascuno di noi รจ offerta quotidianamente questa possibilitร  di riscatto e di salvezza, nella misura in cui sappiamo โ€œvedereโ€ il nostro peccato, senza gettarlo sugli altri. Come il pubblicano seduto al tempio ยซche non osava nemmeno rivolgere gli occhi al cieloยป (Lc 18, 9-14), ma che scorgendo lucidamente in sรฉ le proprie mancanze, si รจ scoperto amato e perciรฒ salvato da colui ยซche รจ piรน grande del nostro cuore e conosce ogni cosaยป (1Gv 3,20). 

Questa รจla viaper camminare nello spazio esteso della misericordia del Signore che trasforma la nostra vita dischiudendola, allargandola, rinnovandola: ยซSe uno รจ in Cristo, รจ una nuova creaturaยป (2Cor 5,17).

fratel Salvatore

Per gentile concessione del Monastero di Bose

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