Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 19 Ottobre 2019

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Le parole che oggi ci sono proposte sono parole indirizzate da Gesรน โ€œanzitutto ai suoi discepoliโ€ (Lc 12,1). Dunque non sono insegnamenti preliminari ma vanno da approfondire degli insegnamenti di cui si ha giร  una certa conoscenza. Insegnamenti che i discepoli di Gesรน hanno potuto vedere realizzati nella sua vita e che in forza di questa realizzazione pratica possono essere proposti con unโ€™autorevolezza e unโ€™affidabilitร  molto grandi.

Ma cโ€™รจ di piรน. Infatti questi discepoli vengono chiamati โ€œamici mieiโ€ (Lc 12,4), in una confidenzialitร  molto forte. Possiamo davvero considerarle parole di un amico, parole che, pur avvalendosi di autorevolezza e affidabilitร , fanno leva soprattutto sul rapporto di amicizia che Gesรน desidera fortemente avere con ciascuno di noi.

Questa premessa aiuta a leggere nel corretto significato le parole dure che incontriamo nel brano evangelico di oggi. Parole che, al di lร  della loro durezza, vogliono ricordarci veritร  e responsabilitร  fondamentali del nostro cammino di umanizzazione.ย 

Il riconoscimento o rinnegamento davanti agli uomini, che avrร  come conseguenza lโ€™essere riconosciuti o rinnegati davanti agli angeli di Dio, vuole esprimere unโ€™idea molto semplice: la consequenzialitร  che le nostre azioni terrene avranno nei giorni che ci restano da vivere e nella vita eterna. Ma questa consequenzialitร  non va vista come una condanna irreversibile, ma vuole semplicemente ricordarci che ogni giorno, in ogni momento siamo chiamati al riconoscimento o al rinnegamento della presenza di Gesรน nella nostra storia, in quella degli altri e in quella del mondo.ย Lo scegliere di riconoscerlo conduce a una capacitร  di riconoscimento sempre piรน grande. Al contrario, il rinnegarlo conduce a unโ€™attitudine al rinnegamento sempre maggiore. รˆ come per lโ€™amare e lโ€™odiare: piรน ci si esercita ad amare e piรน si sarร  capaci di amare; piรน si odia e piรน aumenterร  la nostra capacitร  di odio. Sta a noi scegliere cosa preferire, consci delle conseguenze che ne deriveranno.

Nel v. 10 lโ€™evangelista Luca addolcisce il non perdono della bestemmia contro lo Spirito santo che troviamo nei passi paralleli degli altri evangelisti. Lascia cadere i termini riferiti allโ€™eternitร  del non perdono. Si limita a dire che questa bestemmia non sarร  perdonata. รˆ anche significativo che Luca non parla di condanna, lasciando intravedere la possibilitร  che il non perdono non conduca necessariamente alla condanna ma possa tramutarsi in perdono in seguito al ravvedimento.

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Infatti i giudizi definitivi inchiodano alla colpa commessa senza possibilitร  di scampo. Questo vale per i giudizi che noi diamo sugli altri, ma soprattutto sui giudizi che diamo su noi stessi. Ma sia noi che gli altri siamo ben piรน grandi dei giudizi che diamo, e questo Gesรน lo sa bene.

E forse quella non preoccupazione del trovare le parole per discolparsi di fronte ai giudici di questo mondo (sinagoghe, magistrati, autoritร : cf. v. 11) e dellโ€™affidarsi allo Spirito santo, che suggerirร  cosa dire, vuole indurci a una fiducia piena nello Spirito santo che, contrapponendosi al bestemmiarlo, conduce al corrispondere al suo amore e dunque allo sfuggire per grazia e amicizia alla condanna.ย 

fratel Dario

Fonte

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Lo Spirito Santo vi insegnerร  in quel momento ciรฒ che bisogna dire.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12, 8-12

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซIo vi dico: chiunque mi riconoscerร  davanti agli uomini, anche il Figlio dellโ€™uomo lo riconoscerร  davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherร  davanti agli uomini, sarร  rinnegato davanti agli angeli di Dio.

Chiunque parlerร  contro il Figlio dellโ€™uomo, gli sarร  perdonato; ma a chi bestemmierร  lo Spirito Santo, non sarร  perdonato.

Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autoritร , non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perchรฉ lo Spirito Santo vi insegnerร  in quel momento ciรฒ che bisogna direยป.

Parola del Signore

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