โGuardaโ (v. 24). Molto diretta la richiesta fatta a Gesรน dai farisei nel brano appena letto. Ma lo abbiamo davvero letto? Infatti molto piรน importante di queste poche parole di commento รจ leggere il testo, leggerlo lentamente, con attenzione, fermandosi sui termini che piรน ci colpiscono perchรฉ รจ per loro tramite che possiamo arrivare a leggere tra quelle parole la Parola che oggi il Signore ci rivolge. Ma ci torneremo.
Intanto fermiamoci un attimo sullโimperativo rivolto dai farisei a Gesรน: โGuardaโ, altre volte tradotto anche con โeccoโ. Colpisce molto questo modo di rivolgersi a Gesรน. Ma perchรฉ mai questi farisei si rivolgono in questo modo a Gesรน?
Il motivo รจ molto chiaro: i farisei vogliono che Gesรน guardi i suoi discepoli che stavano contravvenendo la legge. Dunque i farisei chiedono a Gesรน di guardare per condannare. Ma Gesรน ha uno sguardo ben diverso! Gesรน volge il suo sguardo da unโaltra parte, lo rivolge su altri aspetti molto piรน importanti delle contravvenzioni dei suoi discepoli! E lo stesso fa con noi, con i nostri lati piรน oscuri, con i nostri sbagli e i nostri peccati.ย
โGirando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: โEcco mia madre e i miei fratelli! Perchรฉ chi fa la volontร di Dio, costui per me รจ fratello, sorella e madreโโ (Mc 3,34-35). Gesรน volge il suo sguardo su di noi che oggi cerchiamo la volontร di Dio contenuta in questo brano del vangelo per cercare di compierla. E cosรฌ facendo possiamo diventare fratelli, sorelle e addirittura madri di Gesรน.
โNon avete mai letto โฆ?โ (v. 25). Se la domanda dei farisei era molto diretta, la risposta di Gesรน รจ altrettanto diretta!ย
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ร interessante notare come Gesรน risponda a chi lo interroga non con una risposta, ma facendo unโaltra domanda. Cosรฌ facendo vuole rilanciare la discussione per giungere a una conclusione che non sia una sentenza piovuta dallโalto ma frutto di un ragionamento fatto insieme.
A chi gli chiede di guardare gli altri per condannarli Gesรน chiede se non abbia mai letto. Ma leggere รจ sempre unโoperazione che ha il suo fine piรน alto nel leggersi. E in questo le Scritture hanno un ruolo di primaria importanza! Ma possiamo estendere questa attitudine della lettura a tutte quelle letture che aiutano a guardarci dentro.ย
Dunque possiamo concludere che Gesรน propone ai farisei di volgere lo sguardo non tanto sugli sbagli degli altri ma su loro stessi. E questo vale anche e soprattutto per noi oggi. Dobbiamo volgere lo sguardo non tanto sugli sbagli degli altri ma su noi stessi.ย
Ecco dunque la Parola che ci viene offerta oggi da questo brano evangelico. Ogni volta che guardiamo agli altri per condannarli (e quante volte ci capita!) cerchiamo di volgere il nostro sguardo da unโaltra parte, cioรจ su noi stessi. Infatti non troviamo anche in noi stessi molti motivi di condanna?ย
Ma il secondo passo da far fare al nostro sguardo รจ quello di sintonizzarlo con quello di Gesรน. Gesรน infatti non รจ venuto per condannarci, ma per salvarci. E se ci sentiamo mortificare da certe leggi o comandamenti religiosi teniamo presente che questi in realtร hanno lo scopo di portarci gioia e vita in abbondanza.ย
Questo significano le parole conclusive di Gesรน: โIl sabato รจ stato fatto per lโuomo e non lโuomo per il sabato!โ (v. 27).ย
fratel Dario
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