Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 18 Dicembre 2020

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Noi crediamo che Dio ci accompagna sempre nel nostro pellegrinaggio terreno, ma ci sono dei momenti, delle svolte della nostra vita, in cui questo si fa piรน โ€œtangibileโ€, in cui qualcosa di misterioso e incredibile accade e sconvolge il corso ordinario e tranquillo delle nostre esistenze.

Questo รจ accaduto anche agli uomini e alle donne di cui ci parlano i testi evangelici di questi giorni: Giuseppe e Maria, Elisabetta e Zaccaria, e poi Simeone e Anna, i pastori di Betlemme e persino i magi che verranno da lontano per vedere โ€œcolui che รจ natoโ€, sono tutti raggiunti nelle loro diverse quotidianitร  da eventi che per quanto scrutati, attesi e invocati, restano difficili da discernere, da comprendere e da accogliere.

Quando la storia di salvezza irrompe nella storia dellโ€™umanitร , quando la misericordia del Signore abbraccia la miseria dellโ€™umanitร , questo non puรฒ che creare โ€œqualcosa di nuovoโ€, di incredibile, di radicalmente altro e nello stesso tempo radicalmente impastato con la nostra materia, la nostra terrestritร : รจ lโ€™incontro del cielo con la nostra terra, รจ la benedizione di Dio sulla sua creazione!

Il vangelo oggi ci fa sostare su una di queste figure che hanno visto la loro vita sconvolta da questo evento dellโ€™incarnazione del Signore: Giuseppe, il quale ha saputo fare spazio, attraverso tappe successive, al disegno di Dio che irrompeva nella sua vita in modo cosรฌ problematico.

Sรฌ, Giuseppe, con la riflessione e lโ€™ascolto della rivelazione di Dio nel sogno, ha saputo faticosamente discernere che quello che avveniva in Maria era opera dello Spirito santo, e ha saputo rispondere a questo evento obbedendo alla via che il Signore stesso gli indicava e che era diversa da quella che lui, con molta delicatezza e sapienza, aveva deciso di imboccare.

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La giustizia di Giuseppe, di cui il testo ci parla, si manifesta proprio in questa docilitร , in questa capacitร  di pensare il bene dell’altro e di volerlo anche quando questo si attua in forme diverse da quelle che si erano giร  ben ponderate e meditate.

Giuseppe รจ uomo giusto perchรฉ sa cambiare i programmi della sua vita, sa accogliere le novitร  cercando di rispondervi con caritร : egli vuole custodire Maria e per questo in un primo momento รจ disposto a ripudiarla in segreto, a sciogliere il legame che li univa, seguendo quella che gli sembrava lโ€™unica via per rispondere allโ€™accaduto senza esporre Maria allโ€™infamia.

Ma poi Giuseppe si comporta da uomo giusto perchรฉ sa cambiare questa decisione quando Dio gli rivela che altra รจ la via da percorrere: egli deve prendere con sรฉ Maria per custodire lei e il mistero delle cose grandi che il Signore ha fatto in lei (come canterร  Maria stessa nel Magnificat).

In definitiva Giuseppe รจ uomo giusto perchรฉ uomo di ascolto e obbedienza, alla vita, agli altri e a Dio.

Anche a noi il Signore doni questa docilitร , questa capacitร  di custodire coloro che amiamo, nelle forme e lungo le vie che Dio stesso ci ispira, svegliandoci dal sonno e prendendo con noi lโ€™altro. Scopriremo allora che a camminare siamo in tre: noi, lโ€™altro e in mezzo il Dio con noi, lโ€™Emmanuele.

sorella Ilaria


Fonte

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