Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 17 Novembre 2021

1575

Noi stiamo vivendo il tempo in cui lโ€™uomo di nobile famiglia รจ partito per un paese lontano e stiamo aspettando il suo ritorno. Questโ€™uomo nobile ha lasciato a ciascuno di noi delle mine da impiegare: dei doni, delle risorse, delle qualitร , un โ€œuna tantumโ€ di partenza!

Il brano ha come sottofondo un ambiente ostile a questโ€™uomo nobile, infatti รจ odiato e non lo vogliono come re (cf. v. 14) e alla fine quellโ€™uomo nobile, diventato re, farร  eliminare i nemici, dimostrerร  la sua forza e la sua supremazia (cf. v. 27). Questo incute timore nel leggere questa storia, ma andando oltre il linguaggio forte, possiamo capire che il Signore vincerร  sul male, non tanto sulle persone. Di ciascuna sarร  custodito e conservato il grano e bruciata la zizzania, ma il nemico, la sorgente del male sarร  eliminata, finirร  il potere del maligno, e con questa sicurezza Gesรน procede verso Gerusalemme (cf. v. 28). Sicurezza che il bene vince il male e che la morte non รจ lโ€™ultima parola, lโ€™amore vince e la resurrezione sarร  il dono, il gesto sul Figlio del Padre che ama e dona la vita per sempre.

Nel tempo dellโ€™attesa del ritorno, lโ€™uomo nobile ha lasciato ai servi dieci mine da impiegare; non ha detto perรฒ come o a quale fine: lascia libertร , creativitร  perchรฉ ciascuno con il suo ingegno e la sua capacitร  possa farle fruttare. Quando al suo ritorno richiama i servi, li loda non tanto per lโ€™operositร , ma per la fedeltร  โ€œti sei mostrato fedele nel pocoโ€ (v. 17). Fedeltร  a quello che il Signore ci ha dato e che non ci appartiene, per cui non puรฒ essere trattenuto per noi, ma va donato a sua volta e impiegato per fare il bene.

โ€œChi รจ fedele in cose di poco conto (minime), รจ fedele anche in cose importanti (grandi) e chi รจ disonesto in cose di poco conto, รจ disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta chi vi affiderร  quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darร  la vostra?โ€ (Lc 16,10-12).

Alla fine arriva lโ€™ultimo servo che ha riposto la mina in un fazzoletto perchรฉ, dice: โ€œavevo paura di teโ€ (v. 21). La paura lโ€™ha bloccato. Il vero contrario della fede, della fiducia che ci apre alla vita, alla positivitร , allโ€™agire, alla cura dellโ€™altro, alla vita gioiosa non รจ il dubbio o la mancanza di fede, ma la paura, che ci toglie il coraggio di vivere, di spendere e rischiare la nostra vita.

Il Signore allontani da noi la paura che blocca, chiude, rende impermeabile il nostro cuore, e lo apra alla fiducia in lui e negli altri per vivere fedeli a quel โ€œpocoโ€ che il Signore ci ha dato, ma che รจ anche quel tanto che basta alla nostra vita per essere piena dellโ€™essenziale, quellโ€™essenziale che puรฒ riempire e sostenere la nostra vita di tutti i giorni.

sorella Roberta


Fonte

Puoi ricevere il commento al Vangelo del Monastero di Bose quotidianamente cliccando qui