Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 16 Novembre 2022

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Contro la paura

Gesรน รจ vicino a Gerusalemme. รˆ ben consapevole di quello che potrebbe accadergli. I suoi discepoli un poโ€™ meno. Il parlare di Gesรน sul suo destino tragico resta per loro oscuro. Non comprendono. Non possono o forse non vogliono comprendere. Perchรฉ sognano una realtร  che non cโ€™รจ. Semplicemente non esiste. Aspettano la manifestazione imminente del regno di Dio. Politica, economica, sociale: un’epifania di un Dio potente che dovrebbe spazzare il vecchio sistema di oppressione e stabilire un nuovo ordine delle cose.

Gesรน racconta loroย una parabola un poโ€™ enigmatica e con frammenti di violenza che creano non poco imbarazzo e facciamo fatica a decifrare. Non รจ un trattato di economia. Non รจ una guida allโ€™investimento in banca o alla speculazione finanziaria in borsa. Non รจ un inno della libera iniziativa capitalistica. Non รจ un invito sperticato al trading o a qualsiasi attivitร  di acquisto e vendita di azioni, valute, crypto, futures, pur di moltiplicare i soldi a non finire. E non รจ nemmeno una storia edificante e moralistica che invita semplicemente a far fruttificare le proprie doti naturali.

Gesรน racconta una storia, a tratti realistica a tratti immaginifica e per certi versi cinica, perchรฉย vuole risvegliare la sua comunitร  addormentata sugli allori, vuole aprire gli occhi dei suoi discepoli per aiutarli a riconoscere un mostro terribile che li divora, che รจ una costante anche in noi: la paura. Al centro della storiella cโ€™รจ la paura del terzo servo che, ricevuta la moneta dโ€™oro o la mina (che equivale a cento giornate lavorative), la nasconde in un fazzoletto.

I discepoli hanno paura. Ecco perchรฉ non comprendono fino in fondo le parole del loro Maestroย che preannuncia odio, derisioni e insulti, sputi e flagellazioni e infine la sua morte in croce. E si perdono anche la previsione dellโ€™evento che sรฌ, darร  un nuovo corso alla storia: lโ€™alba della resurrezione, la vittoria sbalorditiva dellโ€™amore sulla morte.ย I discepoli vivono per paura la tentazione di sempre: โ€œMaestro, รจ bello per noi essere quiโ€ย (Lc 9,33). รˆ il rifugio confortante in un conservatorismo estetico, pio e illusorio, ma che alimenta frustrazioni a piรน non posso e infiniti sensi di colpa. รˆ la costruzione di cabine interiori insonorizzate che assorbono tutto il vociare umano e ci rendono insensibili e indifferenti al grido dei poveri, i soli che possono farci sintonizzare sulle frequenze radio del Dio di Gesรน Cristo. รˆ lโ€™illusione di poter respirare aria ossigenata e incontaminata solo in camere iperbariche protette, senza sporcarsi le mani con la realtร , senza respirare anche la polvere delle nostre strade.

Ciascuno di noi ha almeno una moneta dโ€™oro, ricevuta in dono, ben nascosta nel fazzoletto, in un angolo nascosto del nostro cuore. Ci vuole una vita per riconoscerla e non cโ€™รจ dubbio: รจ il โ€œdepositoโ€ della fede che il discepolo รจ esortato a custodire, รจ la parola di Dio seminata in noi. Ma basta un attimo per archiviarla in un luogo segreto, inaccessibile e dimenticare persino la password per sbloccarla. Quella moneta diventa โ€œliofilizzataโ€: eliminato ogni pericolo di perdita o deterioramento, รจ imbalsamata, resa inerte, sterile.ย La Parola ricevuta in dono, accolta invece senza paura, fa della nostra vita un rischioย che rende le nostre esistenze autentiche, gioiose, creative e fruttuose.

fratel Giandomenico

Per gentile concessione del Monastero di Bose

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