Con vera libertร
Il rapporto legge-libertร รจ il tema al centro di questa istantanea evangelica. Lo leggiamo nella consapevolezza che questo rapporto, cosรฌ centrale nella vita di fede di ogni credente, รจ difficile. Lo era giร per il credente della prima alleanza, e lo รจ ancora di piรน per il credente che per dono รจ introdotto e impara a camminare nel dono della nuova alleanza in Gesรน Cristo. Questa scena evangelica ci รจ posta dinanzi per tornare a meditare e a far nostro il vero senso della libertร secondo il vangelo.
Anche noi ci troviamo con quei discepoli a camminare lungo le strade del mondo insieme a Gesรน. Ci diciamo suoi discepoli e proviamo a stargli dietro nellโattraversamento di quel campo che รจ il mondo. Anche noi, in quanto esseri umani, attraversiamo quel campo portando in noi tutti i bisogni primari della creatura, tra cui la fame. Normale. Noi perรฒ come credenti, creature che vogliono vivere nella fede del Creatore, proviamo a camminare in quel campo che รจ il mondo non nella logica del possesso ma dellโeucaristia, del dono: il sabato รจ stato voluto da Dio per questo, per ricordarci ogni sei giorni che, per vivere questi sei giorni in pienezza e libertร , il primato va accordato al settimo, cioรจ al Signore dei giorni. Perseguiamo, seguendo Gesรน, il Pane celeste che sazia, ma come uomini continuiamo a essere sottomessi al bisogno naturale di pane. Come articolare desiderio del Pane e bisogno di pane? Con vera libertร , ci dice la Parola del vangelo di oggi.
Con la vera libertร che consiste innanzitutto nel non trascurare, nรฉ sublimare, nรฉ tantomeno uccidere o reprimere il bisogno di pane in nome del desiderio del Pane. Gesรน ricorda al nostro cuore fariseo che รจ necessario vivere la nostra fede, e la prassi di vita che ne scaturisce, con vero discernimento evangelico sul nostro rapporto con ciรฒ che รจ lecito, vale a dire con quelle norme di vita che il Signore stesso ci ha dato affinchรฉ non spegnessimo il desiderio di Lui in nome del bisogno di soddisfare noi stessi. Gesรน fa questo ricordando โ attraverso lโallusione a David e alla prassi sacerdotale โ che il Signore non ha mai voluto schiacciare lโuomo imponendogli il sabato come giogo. Sta allโuomo viverlo con libertร , cioรจ vivendo la propria fede nel e con โ e non senza โ il proprio bisogno, sottraendolo alla logica a esso propria del ripiegamento su di sรฉ e aprendolo allโorizzonte di Dio. Il tempo del sabato รจ โsacroโ quando in esso la vita dellโuomo si apre e si innesta nel tempo di Dio.
Questo tempo di vera libertร trova la sua pienezza nella libertร con cui ci relazioniamo a un luogo: il tempio. Il luogo del tempio รจ sacro, cioรจ spazio in cui Dio รจ presente e regna davvero, quando in esso la vita dellโuomo si apre e si innesta in Dio, ovvero quando il tempio diviene spazio di accoglienza di tutta la vita dellโuomo, anche dei suoi bisogni. Uno spazio in cui si celebra la misericordia come il vero sacrificio, ovvero uno spazio in cui Dio รจ riconosciuto nella sua santitร e veritร nello stesso tempo in cui tutto lโuomo, anche nel suo bisogno, รจ riconosciuto come โsacroโ. Per noi discepoli di Gesรน questo spazio-tempo ha un nome: la vita dellโuomo di Nazaret. Uno spazio โpiรน grande del tempioโ che accoglie in lui tutta la nostra vita. Uno spazio che trasforma a sua volta la nostra vita umana in un tempio: โNon sapete che siete tempio di Dio?โ (1Cor 3,16).
fratel Matteo
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