Le parole che oggi noi ascoltiamo non sono rivolte a un piccolo gruppo di scelti ma hanno un destinatario universale, tutti gli esseri umani (cf. Lc 6,17). A tutti รจ rivolta da Gesรน la chiamata allโamore. Non un appello generico: Gesรน non abusa di una parola oggi quasi vuota di un reale significato, ma si riferisce a un amore ben determinato, lโamore concreto del prossimo, esteso anche al nemico, sul modello dellโamore misericordioso del Padre verso tutti (cf. Lc 6,27-38). Chi sceglie di credere e vivere di questo amore deve perรฒ mettersi alla scuola di Gesรน maestro, con umiltร : lโumiltร di imparare. ร necessario che tutti accettiamo di ripulire il nostro sguardo, per poter divenire โben preparati come maestriโ (v. 40).
Gesรน maestro insegna a tutti e lo fa anche attraverso parabole (cf. v. 39). Vuole mettere in guardia da una malattia che รจ di ogni epoca e che colpisce lโanimo umano di tutti prima o poi: ipocrisia e facilitร nel giudizio che sfocia subito in condanna. Con quella domanda retorica posta allโinizio obbliga ciascuno a mettere sotto il riflettore se stesso, a esaminarsi. Chi si auto-guarda, prima di guardare e sentenziare sugli altri? Chi sa dire di sรฉ ciรฒ che sostiene di discernere e di sapere dellโaltro? Riconoscerci ciechi รจ lโunico punto di partenza per instaurare relazioni che hanno come terreno una comune situazione di debolezza che rende tutti uguali, nessuno migliore dellโaltro, ma tutti bisognosi di imparare, di essere corretti.
ร una questione di sguardo, che noi rivolgiamo a noi stessi e agli altri, e i due non sono scissi, separati. In questo lungo discorso, Gesรน sta tracciando il profilo di colui che desidera veramente vivere secondo il suo vangelo. Ed รจ proprio la buona e nuova notizia del suo vangelo che puรฒ illuminare e cambiare il nostro sguardo. Mettendo prima di tutto noi stessi e la nostra vita sotto la luce del vangelo, Gesรน ci invita a riconoscere le travi che sono in noi, nel nostro sguardo, cosรฌ da poterle spostare, levigare e liberare lo sguardo. Cosรฌ potremo riconoscere anche quelle degli altri, ma con uno sguardo illuminato dallโamore, dalla misericordia con cui noi stessi ci riconosciamo amati e perdonati nelle nostre cadute, nelle distanze che mettiamo tra noi e il vangelo. Prima di amare chiunque altro, amico o nemico, in modo โipocritaโ (v. 42), Gesรน invita a togliere le maschere che indossiamo per nascondere le travi che occupano il nostro sguardo. Gesรน ci chiama a unificarci: volto e cuore, relazioni e interioritร , pensiero e azione, tutto sotto la luce del vangelo.
Le nostre relazioni potranno cosรฌ essere limpide, illuminate da una luce pulita, perchรฉ โla lucerna del corpo รจ lโocchio, se lโocchio รจ sano, anche il corpo รจ tutto nella luceโ (cf. Lc 11,34). Solo con occhi cosรฌ ripuliti possiamo posare il nostro sguardo sugli altri e creare relazioni che non rendono schiavi, immobilizzando lโaltro in giudizi che esprimono condanna e pronunciano sentenze e valutazioni definitive. Relazioni che non imprigionano gli altri e noi stessi nel passato, nelle etichette, nei pregiudizi rendendo impossibile ogni movimento vitale di cambiamento. Gesรน e il suo vangelo in questa pagina non ci lasciano scampo, non sono fraintendibili: per noi possono essere invito costante a essere davvero discepoli che tutto e continuamente devono imparare, alla scuola dellโamore.
sorella Elisa
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Puรฒ forse un cieco guidare un altro cieco?
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6, 39-42
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli una parabola:
ยซPuรฒ forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non รจ piรน del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarร come il suo maestro.
Perchรฉ guardi la pagliuzza che รจ nellโocchio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che รจ nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: โFratello, lascia che tolga la pagliuzza che รจ nel tuo occhioโ, mentre tu stesso non vedi la trave che รจ nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dallโocchio del tuo fratelloยป.
Parola del Signore
