Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 13 Settembre 2019

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Le parole che oggi noi ascoltiamo non sono rivolte a un piccolo gruppo di scelti ma hanno un destinatario universale, tutti gli esseri umani (cf. Lc 6,17). A tutti รจ rivolta da Gesรน la chiamata allโ€™amore. Non un appello generico: Gesรน non abusa di una parola oggi quasi vuota di un reale significato, ma si riferisce a un amore ben determinato, lโ€™amore concreto del prossimo, esteso anche al nemico, sul modello dellโ€™amore misericordioso del Padre verso tutti (cf. Lc 6,27-38). Chi sceglie di credere e vivere di questo amore deve perรฒ mettersi alla scuola di Gesรน maestro, con umiltร : lโ€™umiltร  di imparare. รˆ necessario che tutti accettiamo di ripulire il nostro sguardo, per poter divenire โ€œben preparati come maestriโ€ (v. 40).

Gesรน maestro insegna a tutti e lo fa anche attraverso parabole (cf. v. 39). Vuole mettere in guardia da una malattia che รจ di ogni epoca e che colpisce lโ€™animo umano di tutti prima o poi: ipocrisia e facilitร  nel giudizio che sfocia subito in condanna. Con quella domanda retorica posta allโ€™inizio obbliga ciascuno a mettere sotto il riflettore se stesso, a esaminarsi. Chi si auto-guarda, prima di guardare e sentenziare sugli altri? Chi sa dire di sรฉ ciรฒ che sostiene di discernere e di sapere dellโ€™altro? Riconoscerci ciechi รจ lโ€™unico punto di partenza per instaurare relazioni che hanno come terreno una comune situazione di debolezza che rende tutti uguali, nessuno migliore dellโ€™altro, ma tutti bisognosi di imparare, di essere corretti.

รˆ una questione di sguardo, che noi rivolgiamo a noi stessi e agli altri, e i due non sono scissi, separati. In questo lungo discorso, Gesรน sta tracciando il profilo di colui che desidera veramente vivere secondo il suo vangelo. Ed รจ proprio la buona e nuova notizia del suo vangelo che puรฒ illuminare e cambiare il nostro sguardo. Mettendo prima di tutto noi stessi e la nostra vita sotto la luce del vangelo, Gesรน ci invita a riconoscere le travi che sono in noi, nel nostro sguardo, cosรฌ da poterle spostare, levigare e liberare lo sguardo. Cosรฌ potremo riconoscere anche quelle degli altri, ma con uno sguardo illuminato dallโ€™amore, dalla misericordia con cui noi stessi ci riconosciamo amati e perdonati nelle nostre cadute, nelle distanze che mettiamo tra noi e il vangelo. Prima di amare chiunque altro, amico o nemico, in modo โ€œipocritaโ€ (v. 42), Gesรน invita a togliere le maschere che indossiamo per nascondere le travi che occupano il nostro sguardo. Gesรน ci chiama a unificarci: volto e cuore, relazioni e interioritร , pensiero e azione, tutto sotto la luce del vangelo.

Le nostre relazioni potranno cosรฌ essere limpide, illuminate da una luce pulita, perchรฉ โ€œla lucerna del corpo รจ lโ€™occhio, se lโ€™occhio รจ sano, anche il corpo รจ tutto nella luceโ€ (cf. Lc 11,34). Solo con occhi cosรฌ ripuliti possiamo posare il nostro sguardo sugli altri e creare relazioni che non rendono schiavi, immobilizzando lโ€™altro in giudizi che esprimono condanna e pronunciano sentenze e valutazioni definitive. Relazioni che non imprigionano gli altri e noi stessi nel passato, nelle etichette, nei pregiudizi rendendo impossibile ogni movimento vitale di cambiamento. Gesรน e il suo vangelo in questa pagina non ci lasciano scampo, non sono fraintendibili: per noi possono essere invito costante a essere davvero discepoli che tutto e continuamente devono imparare, alla scuola dellโ€™amore.

sorella Elisa

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Fonte

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Puรฒ forse un cieco guidare un altro cieco?

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6, 39-42


In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli una parabola:

ยซPuรฒ forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non รจ piรน del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarร  come il suo maestro.

Perchรฉ guardi la pagliuzza che รจ nellโ€™occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che รจ nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: โ€œFratello, lascia che tolga la pagliuzza che รจ nel tuo occhioโ€, mentre tu stesso non vedi la trave che รจ nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dallโ€™occhio del tuo fratelloยป.

Parola del Signore

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