Fiducia nellโumanitร , nonostante tutto
โGesรน uscรฌ verso il monte a pregareโ (v. 12). Luca sottolinea lo staccarsi di Gesรน dai suoi discepoli per vivere in solitudine la notte, in preghiera, alla presenza di Dio. Si sta preparando a una scelta, e il discernimento รจ sempre preceduto per Gesรน dalla preghiera, cosรฌ dovrebbe essere per noi ogni volta che la vita ci chiede una scelta.
โE quando fu giorno chiamรฒ a sรฉ i suoi discepoli e ne scelse dodiciโ (v. 13). Stupisce la semplicitร con cui lโevangelista ci presenta quella che in fondo รจ la fondazione della chiesa, questo mistero che attraversa la storia e sorregge la diffusione della buona novella affidata a creature โnormaliโ. Chiesa in cui si sperimenta qualcosa che va oltre noi, che ci supera. Chiesa che resta nonostante scossoni accumulati nei secoli, scossoni che viviamo anche oggi. Ma il Signore ci ha promesso โle porte degli inferi non prevarranno su di essaโ (Mt 16,18).
La chiamata degli apostoli รจ sottolineata da tre verbi (cf. v. 13):
- li chiama a sรฉ:solose cโรจ un rapporto personale con Gesรน sarร possibile seguirlo;
- li sceglie: ha bisogno che stiano con lui, la sua opera Gesรน la fa con gli uomini, per gli uomini, ma non ci dice i criteri adottati per questa scelta;
- li chiama per nome: li riconosce uno a uno con la loro diversa personalitร , cโรจ anche chi lo tradirร , il gruppo non รจ esente da contraddizioni profonde.
- ร semplice questa chiamata. Non si danno motivazioni, non si dice che cosa ha spinto questi uomini a aderire, a seguirlo. Ma si percepisce profonda la fiducia, il desiderio grande di affidare le loro vite a Gesรน a cui aderiscono con slancio, ma anche con i loro dubbi e la loro fatica, come ci racconteranno poi tutti gli evangelisti.
E dโaltro canto cโรจ anche una fiducia da parte di Gesรน nei loro confronti, fiducia e amore: lui che ci ha amati per primo (cf. 1Gv 4,19), e la sua รจ una fiducia e un amore che non verrร meno anche di fronte alle cadute e al peccato dei suoi. La nostra fiducia e il nostro amore per lui รจ perchรฉ lui per primo ha posto fiducia e amore nellโumanitร nonostante tutto.
La risposta dei dodici discepoli รจ immediata. Mi piace pensare allโentusiasmo con cui hanno aderito, pur capendo ben poco. Noi tutti che tentiamo di aderire al vangelo, nella forma di sequela a cui siamo stati chiamati, conosciamo il momento di grazia, in cui una forza ci ha spinto in una direzione, in cui abbiamo aderito al vangelo con entusiasmo, in cui, dobbiamo ammetterlo, abbiamo capito ben poco.
ร un momento a cui riandare, perchรฉ questa forza che ci ha spinto non viene meno, nonostante i nostri dubbi, le nostre contraddizioni. Ci verrร chiesto altro nella vita rispetto a quello che immaginavamo allโinizio, ma รจ questo seguire Gesรน, e non i nostri progetti. Il vangelo รจ lo sconvolgimento dei nostri progetti per buoni che siano, e il vangelo, dobbiamo ammetterlo, non รจ mai contraddetto.
E dopo questa semplice chiamata diede loro il nome di apostoli, โinviatiโ. Saranno inviati a diffondere la buona novella, inviati da Gesรน, a cui hanno iniziato a credere, e da Gesรน che hanno iniziato ad amare, non รจ una loro iniziativa.
Poi Gesรน discese con loro in un luogo aperto, aperto a tutti, dove tanta gente si era radunata percependo in lui parole di vita eterna (โerano venuti per ascoltarloโ, v. 18), e perchรฉ la loro vita fosse sanata, guarita da malattia e da ossessioni (cf. v. 18). E Gesรน โsanava tuttiโ (v. 19), apriva a tutti la vita vera che Dio ha voluto per tutti noi, una vita libera, fondata nel rapporto con lui, nellโ obbedienza alle sue parole. E nel toccarlo, nel sentirlo vicino sentivano che solo lui, la sua parola con cui ci narra Dio, รจ la fonte del senso vero della nostra vita.รน
sorella Mrgherita
Per gentile concessione del Monastero di Bose
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