La fiducia che vince la paura
โIl Signore รจ in mezzo a noi sรฌ o no?โ (Es 17,7). ร il grido degli ebrei nel deserto, spaventati dalla durezza della traversata di luoghi aridi e deserti in cui sembra non ci sia prospettiva di vita. โIl Signore รจ in mezzo a noi sรฌ o no?โ: รจ anche il nostro grido dinanzi alla durezza della traversata della vita. Perchรฉ la malattia, la morte di quelli che amiamo? Perchรฉ i continui conflitti, le tensioni che rendono impossibile vivere nella pace? Perchรฉ sono tanto fragile?
โSignore, ho paura! Dove sei?โ. Lโesortazione: โNon abbiate pauraโ ritorna quattro volte nel vangelo odierno. Il Signore ci esorta a non avere paura, a non lasciarci vincere da quella paura che avvelena la vita, la paralizza, le toglie la libertร . Discepoli del maestro Gesรน, viviamo con lui, per lui, in lui. โUn discepolo non รจ piรน grande del maestro, nรฉ un servo รจ piรน grande del suo signoreโ. Seguiamo la sua via, una via che ha conosciuto gioie e sofferenze, pace e persecuzione. Anche Gesรน nel Getsemani ha avuto paura โ โCominciรฒ a provare tristezza e angosciaโ (Mt 26,37) โ, ma lโha vinta affidandosi al Padre, nella certezza del suo amore e ci ha insegnato cosรฌ in che modo attraversare la paura.
Il cristiano non รจ nรฉ cinico, nรฉ stoico; davanti alle difficoltร prova paura come tutti gli altri esseri umani; come elaborarla, come viverla senza pretendere di negarla o di rimuoverla? โIo sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondoโ: รจ la promessa del Risorto che chiude il vangelo di Matteo. โSono con voiโ, in ogni momento bello o brutto, in ogni situazione felice o avversa; sono con voi anche quando voi non lo percepite, anche quando temete che vi abbia abbandonato. โSe siamo infedeli, lui rimane fedele, perchรฉ non puรฒ rinnegare se stessoโ (2Tm 2,13). Siamo un poโ tutti come Pietro che risponde allโappello di Gesรน di andare a lui camminando sulle acque, ma non appena il vento diventa piรน forte, abbiamo paura. Come Pietro dobbiamo invocare: โSignore salvami!โ (Mt 14,30).
Bisogna annunciare la Parola senza timore, con coraggio e franchezza, senza temere le conseguenze dellโannuncio del vangelo. Ma cโรจ un genere di paura, o meglio di timore salutare, che ci deve sempre accompagnare: il timore di Dio, che le Scritture antiche definiscono โprincipio di sapienzaโ (Pr 1,7; Sal 111,10). Timore di Dio significa riconoscere che Dio รจ Dio e non mettere nessuno al suo posto: nรฉ noi stessi nรฉ alcun altro. E il timore di Dio relativizza il timore degli uomini. Se diamo il primo posto ad altri o ad altro, periamo anima e corpo, ci togliamo la possibilitร di una vita vera, una vita non da schiavi dominati dalla paura. Chi dร il primo posto al Dio e Padre si abbandona a lui, con accettazione umile e fiduciosa, sapendo che nessun passero cade a terra โsenza il Padreโ (e non: โsenza che il Padre lo vogliaโ). La fiducia nel Signore vince la nostra paura anche nei momenti โdi cadutaโ, anche quando ci sembra che tutto crolli. Se il Salmo 56,9 ci ricorda che il Signore raccoglie ogni nostra lacrima โ โHai raccolto le mie lacrime in un vasoโ โ, Gesรน ci dice: โperfino i capelli del vostro capo sono tutti contatiโ. Non abbiamo paura, nulla รจ perduto per il Signore!
sorella Lisa
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