Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 1 Febbraio 2020

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Giorno denso quel giorno. Lโ€™evangelista Marco aveva raccontato di come Gesรน aveva chiamato a sรฉ quelli che egli volle perchรฉ โ€œstessero con lui e anche per mandarli a predicare e perchรฉ avessero il potere di scacciare i demoniโ€ (Mc 3,14).ย 

Quella sera, dopo aver lungamente annunciato il Regno di Dio con parabole, Gesรน invita a cambiare prospettiva: โ€œPassiamo allโ€™altra rivaโ€. A volte occorre fermarsi, respirare, darsi tempo per sperimentare un altro punto di vista. Cambiare prospettiva puรฒ voler dire sospendere il giร  noto, fare un passo, o voltarsi. Cambiare prospettiva puรฒ voler dire allargarla, o lasciare che sia illuminata da diverse angolature, nelle sfumature o nei crepacci difficili da scorgere, nelle aperture smisurate. Nelle risonanze di eco antiche e nuove.

Qui Gesรน si allontana dalla folla. Resta con i suoi, con le barche di quegli uomini con cui provava a cercare il Regno di Dio. โ€œIn disparte, ai suoi, spiegava ogni cosaโ€: cosรฌ si legge appena prima del nostro racconto. Cosรฌ si conclude lโ€™insegnamento in parabole. Forse lโ€™andare in disparte con i suoi voleva essere un momento per rendere piรน chiare le sue parole? Non sappiamo. Leggiamo che Gesรน chiede di avanzare, chiede di fare un โ€œsaltoโ€. Proprio mentre la luce del giorno viene meno. E cosรฌ anche le forze: Gesรน viene preso โ€œcosรฌ comโ€™eraโ€ e si addormenta al posto del timoniere. Marco annota, quasi a rendere plastica la stanchezza infinita, che โ€œdormiva sul cuscinoโ€.

Ed ecco che alle tenebre incipienti si aggiungono i flutti del mare: nellโ€™immaginario biblico evocano le potenze del male, quella forza indomita e ingovernabile che toglie il fiato, che attenta alla vita.

La barca รจ piena dโ€™acqua e i discepoli si rivolgono urlanti a Gesรน, ร ncora di salvezza. Gesรน, quasi risorgendo, ha una parola ferma ed efficace: mette a tacere lโ€™irruenza del mare. Riecheggiano i canti del salmista:

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โ€œTu domini lโ€™orgoglio del mare
E plachi le sue ondate tempestoseโ€ (Sal 89,10).

โ€œPiรน della voce di acque impetuose
Piรน potente dei flutti del mare
รˆ potente nellโ€™alto il Signoreโ€ (Sal 93,4).

E ancora, molto in linea con quel che accade ai discepoli:

โ€œNella sventura gridano al Signore
Li libera dalle loro angosce,
riduce la tempesta al silenzio,
ridร  la calma alle onde del mare,
si rallegrano al vederle tranquille,
li conduce al porto sospiratoโ€ (Sal 107,28-30).

Esperienza dello stare con il Signore รจ poter scorgere la bonaccia, se solo si osa rivolgersi a lui, a lui solo che, con modi e tempi spesso a noi oscuri, puรฒ salvare. Stare con il Signore ci mantiene in vita. Pur con tutte le nostre paure. Pur con la nostra mancanza di fede.

Lasciamoci raggiungere, come i discepoli, dalla domanda di Gesรน: โ€œPerchรฉ siete cosรฌ paurosi? Non avete ancora fede?โ€. Da dove vengono le nostre paure? In chi poniamo la nostra fede-fiducia?

I discepoli, โ€œpresi da grande timoreโ€, si confrontano tra loro sullโ€™identitร  di Gesรน, sulla possibilitร  di trovare salvezza, una salvezza che รจ vita condivisa, una salvezza suscitata e riconosciuta nel dialogo, nello stare insieme, con il Signore e tra loro.

sorella Silvia

Fonte

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Chi รจ costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
Dal Vangelo secondo Marco Mc 4, 35-41 In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซPassiamo allโ€™altra rivaยป. E, congedata la folla, lo presero con sรฉ, cosรฌ comโ€™era, nella barca. Cโ€™erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: ยซMaestro, non tโ€™importa che siamo perduti?ยป. Si destรฒ, minacciรฒ il vento e disse al mare: ยซTaci, cร lmati!ยป. Il vento cessรฒ e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: ยซPerchรฉ avete paura? Non avete ancora fede?ยป. E furono presi da grande timore e si dicevano lโ€™un lโ€™altro: ยซChi รจ dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?ยป. Parola del Signore

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