Insisti, non andare via, resta a pregare Gesรน!
โVi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao. Costui, udito che Gesรน era venuto dalla Giudea in Galilea, si recรฒ da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio perchรฉ stava per morire. Gesรน gli disse: ยซSe non vedete segni e prodigi, voi non credeteยปโ. Questo funzionario del re, ci raffigura tutti noi, come credenti, infatti quante volte proviamo nella nostra preghiera la sensazione, come quella di questo funzionario?
Effettivamente la sua preoccupazione non sembra che abbia toccato subito la sensibilitร di Gesรน. Pregare non รจ sempre facile e non รจ sempre unโesperienza di pace come si puรฒ pensare. A volte รจ lotta, anche con le sensazioni che ci suscita. Ma il segreto รจ non scoraggiarsi ma insistere appunto come questo funzionario: โMa il funzionario del re gli disse: ยซSignore, scendi prima che il mio bambino muoiaยปโ.
Troppo spesso di fronte a qualsiasi blocco, anche nella preghiera, รจ naturale pensare subito a trovare altre soluzioni altrove ma il padre ci mostra il valore dellโintercessione perchรฉ โinsisteโ non va via, resta a pregare Gesรน, anche se ha la sensazione di non essere capito, ascoltato. Ed รจ per questo che Gesรน gli risponde in questo modo: โยซVa’, tuo figlio viveยป.
Quell’uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesรน e si mise in camminoโ. E qui che troviamo il punto piรน saliente del vangelo di oggi, credere non significa sentirsi esauditi subito ma chiede pazienza, insistenza e fiducia. Infatti, in fondo quel padre non ha nessuna prova che Gesรน dice la veritร ma accetta di tornare a casa, di rimettersi in cammino. E quindi la preghiera dovrebbe sempre far questo: dovrebbe rimetterci in cammino. โProprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: ยซTuo figlio vive!ยป e credette lui con tutta la sua famigliaโ.
Ecco lโimportanza de la preghiera che ci serve a imparare a credere piรน che a sentirci meglio.



