Guai agli scandali!
C’è una triste realtà nella vita di noi esseri umani: non solo siamo capaci di fare il male contro Dio e contro noi stessi, ma spesso, con accresciuta malvagità , coinvolgiamo gli altri nel nostro male, induciamo altri ad essere complici del nostro peccato. Ai nostri giorni assistiamo sgomenti a forme molto subdole di adescamento, che non risparmiano neanche i più piccoli e indifesi. Il Pontefice si è sentito personalmente confuso ed umiliato per gli scandali perpetrati anche da alcuni sacerdoti.
Il Signore condanna severamente gli scandali e dice: «Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una mà cina da asino al collo e venga gettato nel mare». Poi passando al male che ognuno di noi può compiere con se stesso afferma: «Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».
Vengono citati mani, occhio, piedi a mo’ di esempio, ma tutto il nostro corpo deve essere sempre considerato come tempio sacro dello Spirito in cui inabita la divinità .
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San Paolo esortava così i primi cristiani: «Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale». Troviamo in queste sacrosante verità ulteriori motivi per convincerci della sacralità del nostro corpo, fermo restando il primato indiscutibile della nostra anima, dotata di immortalità . Senza fare del facile e futile moralismo, sarebbe ora che anche i mass-media facessero la dovuta pulizia, se non altro, per non svilire ciò che è dono, vita, corpo, spirito.
In buona misura dipende però anche da ciascuno di noi: pare sia vero che ad ogni popolo viene dato ciò che più desidera e risulta più facilmente appetibile. Gli applausi durante l’ultimo festival sembrerebbero confermarlo… o forse solo perché Sanremo è Sanremo?
Monaci Benedettini Silvestrini
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