Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vengelo del 24 Dicembre 2021

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Il cantico di Zaccaria.

Questo cantico di ringraziamento (di Zaccaria) e profetico e nello stesso tempo bene si addรฌce alla vigilia del grande evento, della nascita del Salvatore. Evoca quello della sentinella notturna che attende lโ€™aurora che sfocia nel pieno giorno. Eโ€™ una esplosione di gioia dopo la mutezza ma anche un inno di gratitudine a Dio per aver mantenuto la sue promesse che risalgono ad Abramo e poi a Davide, lontano circa mille anni da questi avvenimenti.

Dio รจ fedele alle sue promesse e sorge giร  il giorno per la liberazione di Israele. Una liberazione dai nemici materiali, ma in particolare dal peccato, dalla nostra ribellione al suo amore. La missione di questo bambino, di suo figlio รจ proprio quella di preparare , come lโ€™aurora, lโ€™avvento del sole di giustizia, il Signore Gesรน, che verrร  ad illuminare le coscienze, a rinsaldare i cuori nella fiducia, ad aprire agli uomini i sentieri della pace. Eโ€™ un cantico di speranza nella misericordia infinita e fedele del Signore.

Per questo la liturgia lo pone tutte le mattine, nelle Lodi, sulle labbra dei salmodianti, come annunzio di fiducia in Colui che viene a visitarci come sole che sorge. L’imminenza del grande evento ci impone una preparazione, almeno oggi, se non lโ€™avessimo fatta durante lโ€™Avvento. Sei nelle tenebre del peccato, di una coscienza turbata per lโ€™ingiustizia contro Dio e il prossimo e te stesso? Riacquista la tua personalitร , la tua pace mediante un atto di umiltร  riconoscendo i tuoi errori e confessandoli a chi ha il potere di donarti il perdono e la pace.

Allora sarร  un sole brillante quello che sorgerร  in te che ti farร  entrare nel mistero di amore che celebriamo.