Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vengelo del 10 Marzo 2022

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La preghiera efficace.

“Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto”. Nel vangelo di oggi Gesù mette in risalto la perseveranza e la fiducia nella preghiera, che ci legano con Dio. Infatti, alla luce di questo brano, ci accorgiamo che Dio fa attendere l’uomo per educarlo a pregare, ma non lascia mai la domanda senza risposta.

Purtroppo il tentatore ogni tanto ci convince a non pregare proprio perché ci demoralizza che, se chiederemo qualcosa, non ci sarà data, se cercheremo ciò che conta, non lo troveremo mai, e che se disperati busseremo alla porta di uno che dice di amarci, in realtà ci accorgeremo che non c’è nessuno dentro. È tutto questo influisce sulla nostra preghiera.

Ma Gesù nel Vangelo di oggi ci assicura che se chiederemo, se cercheremo, se busseremo, avremo, troveremo, ci sarà aperto. E, per farcelo capire ancora meglio, usa un esempio molto semplice ma pertinente, di uno qualsiasi padre responsabile: “Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliene domandano!”.

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Infatti come è possibile credere che Dio è Amore e poi vivere con la paura che questo Amore possa riservarci brutte sorprese? Ecco perché in questo tempo di Quaresima forse dobbiamo ricordarci che se non ci fidiamo di Dio non serve nemmeno pregare. E anche molto interessante l’ultimo versetto del brano di oggi, perché riassume l’insegnamento di Gesù, considerato giustamente la regola d’oro. Infatti, tutto il Vangelo si ricapitola nell’amore di Dio e del prossimo.

Diamoci dunque da fare!