Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vangelo del 30 Maggio 2022

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L’ora della prova.

Gli antichi romani, che non erano ritenuti santi perchรฉ pagani, ma spesso sapevano essere saggi, dicevano che l’amico sincero lo si riconosce nel momento della prova. Professare amicizie e garantire fedeltร , quando tutto va per il verso giusto, รจ fin troppo facile. Gesรน ci ha rivelato che la prova suprema della fedeltร , quando รจ animata da amore sincero, รจ la disponibilitร  piena a dare la vita per la persona amata. Proprio come ha fatto Lui.

Gli apostoli credono di aver capito il messaggio del loro maestro, egli perรฒ deve ancora ribadire un concetto ch’รจ di difficile assimilazione e riguarda proprio la loro fedeltร  nel momento della prova. Sembra che il Signore voglia parlarci dei fervori facili e superficiali, che spesso ci convincono erroneamente di aver raggiunto una fede e una sicurezza incrollabili, che poi perรฒ vengono clamorosamente smentiti quando il prezzo da pagare ci sembra troppo alto. รˆ la storia vera di tanti di noi che presumono e confidano nelle proprie forze, anche quando sono chiamati a realizzare progetti divini. C’รจ per ognuno di noi un ยซoraยป in cui siamo chiamati a testimoniare a caro prezzo la veritร  e troppo spesso siamo colti di sorpresa, perchรฉ non siamo in grado di portarne il peso.

Dal primo peccato fino ad oggi, sono innumerevoli le vittime della presunzione. Gli stessi apostoli la sperimenteranno con delusione e sofferenza, Pietro ne sarร  la vittima piรน illustre. Dinanzi alla tragedia della croce, si disperderanno tutti e lasceranno solo il Signore. Quante fughe, quanti tradimenti dopo quell’episodio: fughe da responsabilitร  e da impegni, fughe dopo solenni promesse di fedeltร , fughe da responsabilitร  e da testimonianze, tradimenti nei confronti delle persone amate, tradimenti di consacrati e di consacrate, di ministri e di pastori. La causa unica per tutti รจ sempre la stessa: lontani dalla linfa vitale della vite, tralci secchi, uomini e donne, carichi di pesi e lontani da Cristo, privi del dono dello Spirito.

Poi inevitabilmente stramazzano uno sull’altro sotto quei pesi e si creano, con le proprie mani, ciascuno una tomba: lรฌ muore il cristiano, lรฌ muore il sacerdote, lรฌ lo sposo, lรฌ la consorta, lรฌ il figlio: lรฌ รจ il sepolcro dell’amore. A pensare che sono ancora pienamente valide tutte le promesse di Cristo: ยซNon vi lascio soli, vi manderรฒ un nuovo Consolatore, abbiate fiducia, io ho vinto il mondoยป. Perchรฉ allora tanta solitudine e tanta presunzione? Dobbiamo riscoprire tutti insieme il dono della fedeltร  appoggiandoci totalmente a Cristo. Ed Egli ci ristorerร .