Pace e bene, all’inizio di un nuovo anno liturgico, e soprattutto del tempo di Avvento, lasciamoci parlare al cuore perchรฉ il Signore possa ridestarlo, aiutandoci a ricentrarci su di Lui, per vivere in pienezza ed essere sempre pronti ad incontrarlo!
Il Vangelo di questa prima domenica di avvento pone due verbi in risalto: vegliare e sapere.
Il padrone di casa, cioรจ nostro Signore, ci ha affidato tante cose: la vita, le persone care, la cura della terraโฆ e noi, siamo custodi attenti o ci siamo fatti padroni? Perchรฉ se il Signore verrร come un ladro โ e se io lo vedo come tale – significa che il padrone sono io, che io mi son fatto padrone di cose che non mi appartengono e delle quali sono solo custode. Se invece il padrone รจ il Signore, Egli non verrร come un ladro, io non ne dovrรฒ avere paura, ma con fiducia potrรฒ dire: โร il Signore! Eโ il Signore buono della mia vita!โ
ยซIl โvigilanteโ รจ l’uomo sveglio, non addormentato, non intontito, รจย l’uomo lucido e critico, non passivo, รจ l’uomo responsabile e cosciente.ย ร l’uomo che si lascia colpire e interpellare dagli eventi… รจ presente aย sรฉ e agli altri, alle realtร umane e storiche, ha radici in se stesso e nonย attende dall’esterno di sรฉ la conferma al proprio agire e alla propriaย identitร . ร l’uomo paziente e perseverante, profondo, capace di dareย continuitร ad una scelta…
Non stupisce che un padre del deserto abbiaย detto: โL’unica cosa di cui abbiamo bisogno รจ uno spirito vigilanteโย (Abba Poemen). All’opposto dell’homo vigilans si colloca l’homoย dormiens [l’uomo dormiente], colui che resta al di qua delle proprieย possibilitร , che ha paura, che vive orizzontalmente piรน che in profonditร ,ย che si disperde in mille cose da fare o in tante cose da possedere, che รจย pigro e negligente, che trascina la sua vita come se fosse illimitataย considerandola un divertissement. ร colui che non ha passione, รจ nellaย sonnolenza, cioรจ nella morte. Nella mitologia greca Hypnos (Sonno) รจย gemello di Thanatos (Morte)! Il vigilante รจ colui che lotta contro il sonnoย e dunque contro la morte ponendosi come uomo di luceยป (L. Manicardi).
Occorre dunque avere occhi aperti, saper vegliare, perchรฉ possiamoย anche vegliare per cose che non servono! ยซLa vigilanza, infatti, prendeย motivo per cui si veglia: veglia anche il donnaiolo, dice s. Agostino, eย veglia il ladro. Vegliano coloro che passano la notte in discotecaยป.
E noiย per che cosa vegliamo? Possiamo infatti tirare a campare ma nonย cercare, possiamo vivere senza saper guardare oltre, possiamo tenereย gli occhi interiori chiusi vivendo il sonno dellโinconsistenza senzaย chiederci dove ci porta la vita dimenticando che ne dovremo rispondereย a Dio. Noi daremo conto di quanto facciamo, noi saremo โvalutatiโ eย questo lo dobbiamo sapere. Di come avremo speso la nostra vita neย daremo conto!ย ย
Quando avverrร questo, quale sarร il giorno del nostro incontro con Lui?ย Non lo sappiamo perchรฉ Dio ci ha promesso la sua misericordia ma nonย ci ha promesso il domani. Dio cosรฌ ci minaccia? Non ci vuole bene? No,ย anzi, Egli ci invita a fare attenzione perchรฉ ha โpauraโ di perderci! Haย โpauraโ che possiamo sprecare il dono che Egli ci ha fatto. Per questo ilย Signore suona la sveglia! ยซCristo, certo, verrร per il giudizio sul male,ย cosรฌ che finalmente si sappia che c’รจ un Dio che fa giustizia sulla terraย (Sal 58,12).
Ma Cristo apparirร soprattutto per tergere le lacrime daiย poveri, dagli oppressi, dai giusti calpestati e per introdurli nel suo regnoย di luce e di pace. La nostra veglia non รจ perciรฒ quella fredda eย rassegnata di una sentinella che cerca di far scorrere il piรน velocementeย possibile le lunghe ore notturne; รจ, invece, l’attesa di un figlio che spiaย all’orizzonte il ritorno del padre per corrergli incontro e affidargli nelleย mani tutte le sue paure e le sue gioie, i suoi problemi e i risultatiย ottenutiยป (card. G. Ravasi).ย
