Luigino Bruni – Commento al Vangelo di domenica 28 Marzo 2021

La diversa economia della Maddalena

All’inizio della passione di Gesù, il Vangelo di Marco colloca due figure: Giuda e la donna con il vaso pieno di profumo. Quella donna che nei secoli successivi diventerà nella pietà popolare la Maddalena era la combinazione di tre donne: Maria Maddalena, dalla quale Gesù «aveva scacciato sette demoni» (Mc 16,9), Maria di Betania, sorella di Marta e Lazzaro, e la donna che versa un vaso di profumo sul capo (o sui piedi) di Gesù.

E quel discepolo che nel Vangelo di Marco protesta contro la donna che spreca quell’olio invece di «venderlo per più di trecento denari e darli ai poveri», nel Vangelo più tardo di Giovanni diventa Giuda Iscariota: il traditore, il cassiere, il venditore di Gesù per trenta denari, dieci volte meno del valore dell’olio della “Maddalena”.

Il denaro è protagonista anche dei giorni finali e decisivi di Gesù. Nel Vangelo di Giovanni inizia la sua missione scacciando i mercanti dal tempio, per affermare la diversa economia del Regno, dove legge aurea è la gratuità; ora termina il suo compito terreno con altri denari: trenta e trecento.

Tutta la storia della Chiesa e dell’Europa si è mossa fra i trenta denari di Giuda e i trecento della Maddalena. Denaro sbagliato, che prende il posto di Dio, che si ottiene a ogni costo, anche vendendo le persone, persino vendendo Dio. Giuda è stato per secoli immagine di un certo tipo di mercante senza scrupoli, che mette mammona al posto di Dio; un mercante cattivo che in certi secoli ha avvolto tutti i mercanti, inclusi quelli buoni, erroneamente assimilati anche loro a Giuda. [… continua al leggere il commento su Famiglia Cristiana …]

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