Cโera un uomo, che possedeva un terreno e vi piantรฒ una vigna. La circondรฒ con una siepe, vi scavรฒ una buca per il torchio e costruรฌ una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andรฒ lontano.
Chi vive in ambienti rurali sa bene quanto lavoro dร la cura di una vigna, e questa parabola ne dร un quadro sintetico e intenso. Il padrone di casa pianta una vigna, centro di tutte le azioni, e protagonista di questa pagina di vangelo. La difende con una siepe posta a recinzione, prepara un torchio per lavorare i grappoli e trasformarli in buon vino, edifica una torre per evitare furti. Quando ogni cosa รจ sistemata, dร la vigna in affitto ai contadini, i quali hanno tutti gli strumenti per coltivare e portare a buoni risultati il terreno. Un dettaglio da non sottovalutare รจ che il padrone โse ne andรฒ lontanoโ, e il testo originale usa un termine traducibile come โassente dal proprio popoloโ.
Il padrone ha molto a cuore quella vigna, lo vediamo da tutto il lavoro di cura e protezione che mette in atto; eppure la stima e la fiducia che ripone sugli affittuari lo rendono libero di allontanarsi, certo comโรจ che quei contadini condivideranno il suo desiderio e il suo progetto. Questo darsi da fare per la vigna e affidarla totalmente ad altri, dice come il padrone viva la sua proprietร : non in modo egoistico ed esclusivo, ma aperto, accogliente, in cerca di collaborazioni (esattamente come quello che cercava operai a tutte le ore). Potrebbe apparire come un sognatore disincarnato dalla realtร , ma il prosieguo della parabola ci dirร ben altro.
Quando arrivรฒ il tempo di raccogliere i frutti, mandรฒ i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandรฒ di nuovo altri servi, piรน numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Autunno inoltrato. La vigna รจ orgogliosa di esporre i suoi grappoli colorati e pieni. Il padrone, pur lontano non si dimentica della vigna, รจ fiducioso che i contadini abbiamo compiuto il loro lavoro, e manda i suoi servi, non ad avvisare di vendemmiare (lo sanno da se stessi), ma a ritirare il raccolto. Qui avviene qualcosa di inaspettato: quei contadini bastonano, uccidono, lapidano tutti i servi inviati dal padrone: รจ avvenuto ciรฒ che non doveva, i servi si sono fatti padroni, e cacciano via chiunque metta in discussione il loro egoismo, la loro usurpazione.
Mentre la vigna ha portato frutto, i contadini depositari della fiducia e della stima del padrone, hanno perso diverse possibilitร : pensando di diventare padroni, perdono la vigna e ogni possibilitร futura di guadagno, perdono la loro dignitร , perdono la fiducia, perdono la retribuzione. Maltrattando e uccidendo i servi, in realtร uccidono se stessi, dimostrando piรน e piรน volte che il padrone ha mal riposto la sua fiducia. Eppure il padrone non si arrende allโevidenza:
Da ultimo mandรฒ loro il proprio figlio dicendo: โAvranno rispetto per mio figlio!โ. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: โCostui รจ lโerede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua ereditร !โ. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Il figlio del padrone รจ lโestremo e preziosissimo atto di fiducia messo in atto verso i contadini. Al padrone non sembra possibile questa risposta di odio e di ferocia, e invia il figlio, un altro se stesso. Il figlio, in realtร , manifesta ancora piรน chiaramente il piano escogitato da queste persone: โavremo noi la sua ereditร โ. Non hanno capito che il padrone voleva dar loro molto di piรน: non un appezzamento di terreno, ma il suo stesso affetto, la sua considerazione.
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Oltre a essersi fatti padroni della vigna, e dopo aver privato il padrone di tanti suoi servi, ora giungono a togliergli anche il figlio, lโaffetto piรน profondo, il senso della sua stessa vita. Oltre a rubare cose, si possono rubare anche persone, lacerare rapporti, allontanare, strappare legami, in nome di una proprietร che non รจ loro, e non lo sarร neppure in avvenire: il male รจ uno spreco a tutti gli effetti, che richiede tante energie per avere zero risultati.
- Videro il figlio. Lo conoscono e lo riconoscono, sanno che non รจ un servo, ma proprio per questo lo vogliono uccidere. Pur vedendo, sono accecati dal proprio egoismo e dalla smania di possedere.
- Lo presero. Si impadroniscono di una persona, calpestando rispetto e dignitร , deturpando la loro umanitร .
- Lo cacciarono fuori dalla vigna. Questo dettaglio non viene menzionato nellโuccisione dei servi. Il figlio viene cacciato via, come indesiderato, e cosรฌ facendo pensano di spodestarlo e diventare loro i proprietari.
- Lo uccisero. Tolto di mezzo anche il figlio, pensano di essere loro i padroni, finalmente. Questo piano cosรฌ surreale viene messo in atto per i servi e per il figlio, non รจ lโerrore, la tentazione, ma una volontร precisa che viene portata avanti nel tempo.
Fermati su questi quattro punti: non ti viene in mente la passione e morte del Signore? Anche Lui รจ Figlio, visto ma non conosciuto, non accettato; anche Lui รจ stato preso, legato come un oggetto e portato davanti ai tribunali; anche Lui รจ stato cacciato fuori dalla cittร , da Gerusalemme; anche Lui viene ucciso. In tutte e due le situazioni il padre sembra tacere, lontano dal suo popolo. Invece:
Quando verrร dunque il padrone della vigna, che cosa farร a quei contadini? Gli risposero: ยซQuei malvagi, li farร morire miseramente e darร in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempoยป.
Certamente il padrone, dopo tutte queste morti e distruzioni, tornerร , e il minimo che puรฒ fare sarร di fare giustizia, e come sono vissuti moriranno, ci dice il vangelo: miseramente.
Colpo di scena: nonostante tutto il padrone non si arrende ancora e cerca altri affittuari: quella vigna deve produrre! Certo, il suo cuore รจ lacerato dal dolore, ma questo non incrina minimamente il suo progetto iniziale, non abbandona il suo sogno. Altri contadini avranno in affidamento la vigna, altri contadini avranno tutta la fiducia del padre, e questi restituiranno i frutti: la restituzione della fiducia รจ portare frutto, รจ dare gioia a chi si รจ fidato.
La vigna e i suoi frutti sono il tema centrale di tutta la parabola: neanche lโusurpazione dei contadini, lโuccisione dei servi e del figlio puรฒ interrompere lโimpellenza del padrone, che desidera un buon raccolto. Il Padre รจ sempre disponibile e ha a cuore noi miseri (miseri-cordia).
Se anche tu sogni ad occhi aperti come il Padre, vai nella vigna e porta frutto. Se invece di un sogno vivi un incubo, vai anche tu nella vigna: lavorare insieme รจ il miglior antidoto a ogni veleno, e insieme troveremo la strada che ci condurrร al Padre, che mai si allontana, se non per scherzo, uno scherzo dโamore.
Fonte: Sito Web

Sono maestro elementare, professione che cerco di vivere in pienezza, non come lavoro ma come vocazione e missione.
In parrocchia sono catechista, referente per i ministranti e accolito: in una parola, cerco di dare una mano! Mi piace molto leggere e scrivere, ascoltare musica classica, country e latina, stare in compagnia di amici. […]
