Luca Rubin – Commento al Vangelo di domenica 2 Febbraio 2020

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Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore

Questo รจ un adempimento normale per ogni ebreo che sottostร  alla legge data da Mosรจ: presentare il proprio figlio a Dio significa riconoscerlo e accoglierlo come dono, non come possesso. Nel caso di Gesรน la situazione รจ un unicum: quel bimbo รจ il Figlio di Dio e Dio Lui stesso. Maria e Giuseppe presentano Dio a Dio, e il portare non รจ solo spostare un bambino da un luogo allโ€™altro: nel testo originale e tradotto letteralmente significa โ€œmettere accantoโ€: la coppia di Nazaret, portando Gesรน al tempio, intende guardare il dono di Dio insieme a Dio, nella piena luce del dono.

Spesso separiamo il dono dal donatore, assolutizzando uno e dimenticando lโ€™altro, non capendo che il dono ha valore solo perchรฉ proveniente dalle mani e dal cuore del donatore. Maria e Giuseppe vivono ogni evento riguardante la vita di quel Figlio alla luce di Dio, e mai hanno perso il profumo della casa del Padre, profumo che impregna le loro vesti e ogni loro istante, anche nei momenti piรน bui, anzi, proprio in quei momenti il profumo si fa richiamo irresistibile al cuore del Padre.

Simeone lo accolse tra le braccia e benedisse Dio

Lโ€™immagine di un vecchietto che tiene tra le braccia un neonato รจ giร  molto evocativa, ma il testo greco ci stupisce ancora e ancora: Simeone accolse Gesรน โ€œnella curva interna del braccioโ€, non solo in una vicinanza fisica, ma unโ€™accoglienza interiore: Simeone accoglie il Figlio di Dio nel proprio animo, tanto piรน che, dice il testo โ€œbenedisse Dioโ€. Se vivo dei sentimenti, se il mio cuore รจ abitato, lo si vede allโ€™esterno, lo si percepisce negli sguardi, negli atteggiamenti, nei sorrisi, e ogni occasione รจ buona per parlare di chi si ama. Simeone benedice Dio, e lo puรฒ fare perchรฉ il suo cuore รจ un abitato dalla Presenza del Signore, non ha avuto timore di esporre la sua parte piรน profonda e ora vive la comunione dellโ€™amore, la gioia del dono.

Certo, sono passati anni e decenni, giorni di tedio, noia, paura, smarrimento, delusione e poi ancora speranza, ripresa, come mille aratri che dissodano e scavano senza pietร  quel terreno, quella vita. In quellโ€™abbraccio, Simone viene ripagato di tante attese, e potrebbero essere sue le parole che Paolo scrive ai Filippesi: โ€œrisplendete come astri nel mondo,ย tenendo salda la parola di vita. Cosรฌ nel giorno di Cristo io potrรฒ vantarmi di non aver corso invano, nรฉ invano aver faticatoโ€ (Fil 2,15-16). Simeone non ha creduto invano: il suo stesso nome significa ascolto ed esaudimento. Simeone ha ascoltato la voce di Dio, lโ€™ha cercata, lโ€™ha desiderata, lโ€™ha invocata, e ora tiene tra le braccia e al centro del suo cuore il Verbo di Dio, carne che salva, Parola che riscatta tutta una vita.

A Maria, sua madre, disse: ยซEcco, egli รจ qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione โ€“ e anche a te una spada trafiggerร  lโ€™anima โ€“, affinchรฉ siano svelati i pensieri di molti cuoriยป

Se non cadi dal piedistallo non conoscerai mai il profumo della terra, e non saprai mai chi sei. Solo cadendo potrai risorgere, nascere di nuovo, essere pienamente te stesso. Questo, detto male, รจ il messaggio di Simeone alla povera Maria, che di traversie ne ha giร  incontrate diverse. Questa profezia contiene cadute, risurrezioni e unโ€™arma, la spada. Questโ€™ultima, nellโ€™arte e nella spiritualitร , sembra ingoiare tutti gli altri elementi, presenti nella pagina di vangelo che stiamo leggendo, e come sempre succede agli integralismi, si snatura tutto il contenuto.

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Simeone parla di risurrezione, di vita, quella Vita che lui ora stringe tra le sue braccia. Le mamme sanno bene come sono le fatiche della gravidanza e i dolori del parto, ma non li assolutizzano, escludendo il sorriso o il pianto del loro bimbo; stringono tra le braccia un figlio, e questo le consola di ogni dolore vissuto. Simeone certamente parla di dolore, il dolore del Figlio e della Madre, il dolore di chiunque crede allโ€™amore, ma non รจ un soffrire gratis, non รจ un dolore senza senso: quella spada genera Vita, perchรฉ porta chiunque incontra Dio a una nuova nascita, potando e ridimensionando: โ€œSi devono pur sopportare dei bruchi se si vogliono vedere le farfalleโ€ฆ Dicono siano cosรฌ belle!โ€ (Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupรฉry).

Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui

Fisico, intelletto, spirito: tutto รจ conseguenza della donazione avvenuta al tempio. Se mi dono, non mancheranno le difficoltร , ma tutto in me sarร  luce, anche le croci, anche le fatiche. La conclusione di questa pagina del vangelo ha il compito, arduo, di togliere via da noi lโ€™illusione del traguardo: con Dio non sei mai arrivato, ma neanche con te stesso. In epoca medievale si diffonde il concetto di homo viator, per indicare questo continuo cammino. Ci sono sicuramente delle tappe, delle svolte e dei cambiamenti piรน o meno improvvisi. Dio rimane la strada verso casa, e allo stesso tempo compagno di cammino. Il traguardo? Nelle braccia di Dio, Ma Dio รจ tra le tue braccia, come lo รจ stato in quelle di Simeone. Lo vedi che non si arriva mai? E alloraโ€ฆ buon cammino!

A cura di Luca Rubin

Sito Web

Sono maestro elementare, professione che cerco di vivere in pienezza, non come lavoro ma come vocazione e missione.
In parrocchia sono catechista, referente per i ministranti e accolito: in una parola, cerco di dare una mano! Mi piace molto leggere e scrivere, ascoltare musica classica, country e latina, stare in compagnia di amici. […]


Letture della Domenica
PRESENTAZIONE DEL SIGNORE โ€“ festa
Colore liturgico: BIANCO

Prima Lettura

Entrerร  nel suo tempio il Signore che voi cercate.Dal libro del profeta Malachรฌa

Ml 3,1-4

Cosรฌ dice il Signore Dio: ยซEcco, io manderรฒ un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerร  nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterร  il giorno della sua venuta? Chi resisterร  al suo apparire? Egli รจ come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederร  per fondere e purificare l’argento; purificherร  i figli di Levi, li affinerร  come oro e argento, perchรฉ possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarร  gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontaniยป.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 23 (24)

R. Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.

Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria. R.

Chi รจ questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia. R.

Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria. R.

Chi รจ mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti รจ il re della gloria. R.

Seconda Lettura

Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.Dalla lettera agli Ebrei

Eb 2, 14-18

Poichรฉ i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne รจ divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioรจ il diavolo, e liberare cosรฌ quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitรน per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciรฒ doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli รจ in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

Parola di Dio

Vangelo

I miei occhi hanno visto la tua salvezza.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2, 22-40

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore-ย  come รจ scritto nella legge del Signore: ยซOgni maschio primogenito sarร  sacro al Signoreยป – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesรน per fare ciรฒ che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israeleยป. Il padre e la madre di Gesรน si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: ยซEcco, egli รจ qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerร  l’anima -, affinchรฉ siano svelati i pensieri di molti cuoriยป. C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuรจle, della tribรน di Aser. Era molto avanzata in etร , aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro cittร  di Nร zaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. Parola del Signore.

Parola del Signore

Oppure:

(Forma breve)

Dal Vangelo secondoย Luca

Lc 2,22-32

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore โ€“ come รจ scritto nella legge del Signore: ยซOgni maschio primogenito sarร  sacro al Signoreยป โ€“ e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.

Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesรน per fare ciรฒ che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israeleยป.

Parola del Signore.

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