Figli dell’unico Padre, fratelli tra noi
ยซGesรน รจ ancora nel Tempio di Gerusalemme e, dopo le discussioni con scribi, farisei, dottori della Legge, sadducei, ยซsi rivolge alla folla e ai suoi discepoliยป:ย gli interlocutori che predilige sono persone semplici,ย disposte ad ascoltare e ad accogliere insegnamenti di Veritร , per questo potenzialmente piรน esposte allโinganno e alla tirannia di chi vive orgogliosamente, trincerato nel suo sapere e nella sua intelligenza, e ritiene di avere solo da insegnare e niente da imparare.
ยซSulla cattedra di Mosรจ si sono seduti scribi e farisei.ยป
ยซPraticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ dicono e non fanno!ยป (Matteo 23,2-3).
ร un rischio concreto per tutti:ย la conoscenza e lโosservanza dei precetti puรฒ rendere orgogliosi e fieriย e indurre ad agire non secondo Veritร , ma ยซper essere ammirati dalla genteยป, per ยซcompiacersi dei posti dโonore, dei saluti nelle piazze, di essere chiamati โmaestriโ, โpadriโ, โguideโยป.
Tutta la liturgia insiste oggi su questa tentazione, che insidia in particolare le persone di fede: il profeta Malachia rimprovera ยซi sacerdotiยป perchรฉ ยซdeviano dalla retta via e sono di inciampo a molti con il loro insegnamentoยป (I lettura); San Paolo, che dopo aver ยซperseguitato la Viaยป di Gesรน ne ha accolto compiutamente la rivelazione (cfr. Atti 22,4), scrive aiย Tessalonicesi di aver improntato il suo rapporto con loro alla caritร , non al potere, ยซcome una madre che ha cura dei propri figliยป, col ยซdesiderio di trasmettere non solo il Vangelo di Dio, ma la sua stessa vitaยป, ยซlavorando notte e giorno per non essere di peso a nessunoยป (II lettura). […]
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