Rimanere in Gesรน, costruire la Pace
Percorriamo nelle ultime domeniche di Pasqua i cosiddettiย discorsi del commiatoย (Giovanni 14-17): il Signore, alla vigilia della Passione, dร agli apostoli indicazioni importanti per la loro vita e la loro testimonianza. La liturgia ci offre oggiย lโimmagine della vite e dei tralci,ย uno degli alberi piรน umili e preziosi del creato.
Il suo legno, una volta tagliato, non puรฒ essere usato per costruire: esso รจ utile solo finchรฉ รจ attaccato alla pianta, e consente la crescita e la maturazione dei frutti, dellโuva e del suo prodotto nobile, ยซil vino che allieta il cuore dellโuomoยป (salmo 104,15), che diceย festa, gioia, vita.
Il Cristo ยซรจ la vera vite e il Padre suo รจ il vignaioloยป, immagine potente nella Scrittura (Salmo 80,15- 17), che evoca il simbolismo amoroso (Isaia 5,1-10; cfr. Cantico dei Cantici), ribadisce la fedeltร di Dio oltre lโinfedeltร dellโuomo ed รจ ripresa anche da Gesรน (Matteo 20- 21, Marco 12, Luca 20):ย tutti noi, discepoli, siamo i tralci,ย quel legno umile, insignificante, buono solo per essere bruciato se viene staccato dalla vite e perde, dunque, la vita, capace invece di trasmettere questa vita e di portare fruttoย se rimane โattaccatoโ allโalbero.ย
Lโunione richiamata qui dice una dimensione forte, sacramentale, capace di dare vita non in un senso meccanico e superficiale, ma nella profonditร della veritร , dellโunitร e Trinitร di Dio, rivelatasi nel Figlio fatto Uomo e nello Spirito vivificante. […]
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