Ci รจ stato dato un Figlio dallโAlto
ยซIl popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce. Un bambino รจ nato per noi, ci รจ stato dato un figlioยป. Questo รจ lโannuncio pieno di speranza che ci affida Isaia, grande profeta messianico, nella I lettura della Veglia di Natale. Nelle diverse Messe (della Notte, dellโAurora e del Giorno) il tema della Luce che vince le tenebre e della Salvezza che si realizza nel Figlio torna continuamente, perchรฉย il Natale del Signore รจ esattamente questo: la consegna di Dio allโuomo come Figlio,ย ยซLuce per illuminare le gentiยป.
LโOnnipotente, incarnatosi nel seno di Maria, porta del Natale, gestato con amore per nove mesi dalla Madre, atteso ยซcon stupore e gioia grandeยป, nasce come ogni uomo, dentro una famiglia, tra gli ordinari e straordinari problemi della quotidianitร , minacciato, come puรฒ essere ogni persona umana, nella sua nuditร , nella sua vulnerabilitร , nella sua stessa dignitร , nella vita fragile che da un momento allโaltro puรฒ finire, anche perchรฉ non รจ abbastanza amata e custodita, perchรฉ รจ abbandonata, perchรฉ non le si riconosce il valore immenso che essa ha: un pezzo di Infinito dentro ciascuno di noi, che come tale non finirร mai.
Il Natale del Signore, con i racconti di speranza che ogni anno ascoltiamo dai Vangeli dellโinfanzia, rischia di ripetersi come un rito senza anima e non ha senso se non ci apre gli occhi per vedere la Luce, come lโhanno vista i pastori, reietti e ultimi del mondo ma capaci di ยซvegliareยป, dunque vere sentinelle di Avvento. Sono i primi ยซavvolti dalla Luceยป: essa rifulge sempre nella culla di un bambino. Cristo ci รจ dato come Bambino e come Figlio, da custodire e da difendere. […]
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