Laura Paladino – Commento al Vangelo del 21 Aprile 2024

Domenica 21 Aprile 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 10, 11-18

Data:

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Radunati nell’unico gregge del Risorto

La IV Domenica di Pasqua, collocata circa alla metร  di questo Tempo Santo, di giubilo e di gloria, รจ dedicata ogni anno alla figura delย โ€œPastore belloโ€:ย la liturgia ci offre sempre un Vangelo tratto dal capitolo 10, simbolico anche a livello numerico, di Giovanni, che contiene un discorso fondativo di Gesรน, pronunciato ยซnel tempio, nel portico di Salomoneยป, rivolto ai ยซGiudeiยป (Giovanni 10,24) e incentratoย sullโ€™immagine del gregge,ย di pecore che conoscono la voce del Pastore, si fidano e lo seguono, perchรฉ sanno che Egli ยซdร  la vitaยป per loro.

Si sente lโ€™eco di Ezechiele 34, che descrive il popolo di Israele comeย un gregge in pericolo,ย guidato da ยซpastori che pascono se stessiยป (v. 2), e profetizza che il Signore stesso ยซsusciterร  per le sue pecore un Pastore che le pascerร ยป (v. 23): allora ยซgli alberi del campo daranno i loro frutti e la terra i suoi prodottiยป (v. 27), ยซDio farร  germogliare per loro una florida vegetazione e non saranno piรน consumati dalla fame: sapranno che Dio รจ loro Signore ed essi gregge del suo pascoloยป (vv. 29-31).

รˆ questa, nel contesto doloroso dellโ€™esilio babilonese,ย la profezia dellโ€™era messianica,ย che viene richiamata ogni anno, nel centro del Tempo pasquale, riconducendoci alla gioia grande dellโ€™Incarnazione: essa ristabilisce, nellโ€™unico Mistero della Redenzione e nella pienezza della Risurrezione,ย ยซlโ€™Alleanza di paceยปย (v. 25) di Dio con il suo popolo, espressione dellโ€™originaria benedizione di Eden, promessa di Vita senza fine, abbondante e ricca di risorse, elargita allโ€™adamย fin dal principio.

La vita cui Gesรน si riferisce qui, in apertura e chiusura di pericope (Giovanni 10,10.28), รจ proprio laย zoรจ, la vita nel corpo, richiamata nel mistero grande della Pasqua; il Risorto,ย ยซprimizia di coloro che sono mortiยป (1Corinzi 15,20), assicura a ciascuno, nella sua carne e sangue,ย il sostentamento e la fioritura,ย per lโ€™eternitร , della persona umana nella propria totalitร , nellโ€™unitร  di anima e corpo che le รจ propria dal momento della creazione. […]

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