La Sapienza, luce per la mente umana
La liturgia della seconda domenica del tempo di Natale mostra che Cristo รจ Parola incarnata del Padre e Sapienza di Dio. Questo tema, centrale nelle letture di oggi, si abbina a quello della benedizione, specifico del mistero della Nativitร e caratteristico del dono della vita che in esso si celebra. Il libro del Siracide presenta la Sapienza mentre parla nellโassemblea dellโAltissimo: Dio ha fissato la sua dimora presso il popolo eletto di Israele.
Le case di Giacobbe sono salde proprio per la presenza in mezzo a loro di Dio, che ha benedetto i suoi figli: cosรฌ ribadisce il Salmo, e san Paolo, mentre ricorda ai cristiani di Efeso, e in loro a tutti i credenti, che sono benedetti in Cristo Gesรน, assicura di pregare insistentemente il Padre perchรฉ doni loro uno spirito di sapienza e di rivelazione, per una profonda conoscenza di Lui, e perchรฉ illumini gli occhi del loro cuore affinchรฉ comprendano a quale speranza siano chiamati.
Il prologo del Vangelo di Giovanni, che รจ stato proclamato anche nella Messa del giorno di Natale, รจ un testo densissimo e glorioso, che identifica Cristo nel lรณgos di Dio. Nel mondo greco il lรณgos รจ lโespressione piรน alta dellโattivitร intellettiva propria dellโuomo, la parola nobile della sua intelligenza, il frutto dellโintelletto da cui ha origine la filosofia: esso, teorizzato a livello speculativo, assurge nel tempo, con il proseguire della civiltร occidentale, a principio fondatore dellโuniverso, e assume una dimensione soprannaturale e quasi divina.
Nel contesto giudaico la parola รจ definita attraverso la radice *dbr, che non ha una valenza esclusivamente concettuale, come il greco lรณgos, ma descrive anche, concretamente, fatti e azioni. Dio parla e le cose sono. Per questo Giovanni, al principio del Vangelo, parafrasa lโinizio del libro della Genesi, e sottolinea che al principio era la Parola, la stessa con cui Dio ha creato il mondo, la Sapienza eterna, Cristo, il Figlio.[…]
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