Da cieco a vedente: incontrare la Luce
Lโitinerario quaresimale trova nella IV domenica (laetare) il suo centro: a metร del cammino, come nella domenica III dโAvvento (gaudete), siamo invitati a rallegrarci e a proseguire con fede. Abbiamo attraversato la notte della tentazione (I Domenica), abbiamo visto sul monte il volto sfolgorante dello Sposo (II Domenica), che continua ad attenderci al pozzo, nellโora piรน faticosa, per offrici Vita e renderci capaci di dare la vita (III Domenica); oggi siamo chiamati a riconoscerci eredi di una Promessa, grande ed eterna, che ha percorso la storia per raggiungere proprio noi, pronunciata da Colui che realizza ogni sua Parola (cfr. Isaia 55,11) ed รจ fedele per sempre.
Le nostre condizioni di limite non impediscono che il Padre compia in noi il suo progetto: sempre Egli desidera, per noi, la pienezza della Vita.
ร questa lโesperienza del cieco nato (Vangelo, Giovanni 9) e di Davide (I lettura, 1Samuele 16): lโuno bloccato da una menomazione importante, che non gli permette di entrare attivamente nella societร e lo costringe alla marginalitร ; lโaltro condannato, secondo i criteri umani, allโinsignificanza perchรฉ รจ il piรน giovane dei figli di ยซIesse il betlemitaยป; ma รจ proprio lui il sovrano che Dio ha scelto per il suo popolo, il Messia regale che il Signore ha chiamato โsuo figlioโ (cfr. Salmo 2) e che prefigura lโunico Figlio; Dio stesso invita il profeta Samuele, incaricato di ungere il Re, a ยซnon guardare allโaspetto nรฉ allโalta statura; non conta quel che vede lโuomo: lโuomo vede lโapparenza, ma il Signore vede il cuoreยป.
Si fa strada cosรฌ il messaggio della Domenica laetare: senza che il Signore ci offra la sua grazia e il suo sguardo sulle cose, sulle persone e sul mondo, siamo ciechi, incapaci di vedere la luce, immagine centrale di questa domenica, presente nella liturgia battesimale con il segno della candela.
CONTINUA SU FAMIGLIA CRISTIANA



