Il Signore viene: si rallegra il deserto
Al centro dellโAvvento la Chiesa colloca la Domenica Gaudete: i sacerdoti celebranti, solo in questo giorno (III Avvento) e nella Domenica Laetare (IV Quaresima), in luogo del viola che caratterizza i tempi forti di conversione possono indossare un rosaceo che, nel contesto di tali tempi, evoca la speciale dimensione di gioia e di speranza. Risuona forte in queste giornate, a metร del cammino, lโinvito a rallegrarsi e a proseguire con rinnovato vigore.
Il Signore รจ vicino, il suo Avvento รจ Vita piena e abbondante: ยซGioisca il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Fuggiranno tristezza e pianto. Egli viene a salvarci: si apriranno gli occhi dei ciechi, si schiuderanno gli orecchi dei sordi; lo zoppo salterร e griderร di gioia il muto. Ritorneranno i riscattati dal Signore con giubilo: felicitร perenne splenderร sul loro capoยป (I Lettura, Isaia).
Tutta la liturgia mette in luce che lโAvvento del Signore significa per ciascuno la liberazione dal male e dalle sofferenze fisiche, spirituali, sociali: Dio ยซridona la vista ai ciechi, rialza chi รจ caduto, protegge lo straniero, sostiene lโorfano e la vedova ma sconvolge le vie degli empiยป (Salmo 145, Responsorio). Gesรน, nel Vangelo, ribadisce questi temi, mostrando come in Lui si compiano le profezie cristologiche contenute nellโAntico Testamento: ยซI ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangeloยป.
ร giunta lโera messianica, nella quale si realizzano la pace e la giustizia autentiche: Gesรน รจ ยซColui che deve venireยป, atteso da tutte le Scritture. Egli rinnova il mondo, porta la pace, annuncia la liberazione, distrugge il male.ย […]
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