Il felice annuncio ai pastori risuona ancora oggi nei nostri orecchi, anno dopo anno, senza che riusciamo ad abituarci. Il nostro cuore si riempie nuovamente di gioia ascoltando il racconto della nascita del Figlio di Dio, come se fosse la prima volta. Il viaggio da Nazaret a Betlemme, Maria sul punto di partorire, Giuseppe in cerca di un posto adatto per il parto, il Bambino che nasce, le fasce e la mangiatoia, lโannuncio ai pastori e la loro visita immediata: tutto sembra nuovo in questo nuovo Natale.
San Luca inserisce la nascita di Gesรน nella storia del mondo. Lโimperatore Augusto era riuscito a stabilire nei suoi vastissimi territori un lungo periodo di pace, noto come Pax Augusta, ma questo avveniva dopo molte guerre, molte sottomissioni, molta schiavitรน. Perciรฒ quel โprimo censimentoโ poteva sembrare un gesto di orgoglio da parte dellโautoritร , ma di questo si servรฌ Dio perchรฉ si adempissero le Scritture; infatti era scritto per mezzo del Profeta che a Betlemme di Giuda sarebbe nato il Messia (cfr. Mt 2, 5).
Il viaggio di Giuseppe con la sua sposa incinta, non esente da rischi, era un atto di obbedienza umana, ma servรฌ a Maria e a Giuseppe per poter obbedire a Dio, pienamente fiduciosi che tutto si sarebbe concluso bene. Probabilmente Giuseppe fu angosciato per la difficoltร di trovare un posto piรน adatto a quel parto verginale; perรฒ la sua forza dโanimo, la serenitร e la fiducia in Dio ebbero il sopravvento e Maria potรฉ dare alla luce โil suo figlio primogenitoโ, โil primogenito tra molti fratelliโ (Rm 8, 29), in un luogo apparentemente poco appropriato a Dio, una mangiatoia, in un angolo sconosciuto di una delle province di quel grande impero. Comunque, la diligenza di Giuseppe e la presenza di Maria trasformarono quel povero luogo nel piรน degno non solo dellโimpero ma di tutta la terra. Persino gli animali di quella stalla partecipavano a quel prodigio: โIl bue riconosce il suo signore, e lโasino la mangiatoia del suo padroneโ, dice il profeta Isaia.
Ma allโimprovviso il cielo si apre, la gloria di Dio รจ incontenibile e si manifesta non ai grandi della terra ma ad alcuni pastori. Erano uomini magari rudi, poco stimati in quella societร , ma furono gli eletti da Dio ad essere testimoni diretti del grandioso avvenimento. Rimasero stupiti e spaventati dallโannuncio dellโangelo e dalla moltitudine della corte celeste che lodava Dio. Magari conoscevano le profezie che parlavano del Messia che doveva nascere nella cittร di Davide: โE tu, Betlemme di รfrata, cosรฌ piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirร per me colui che deve essere il dominatore in Israeleโ (Mi 5, 1).
Tuttavia non potevano immaginare che quella notte, in quelle contrade che conoscevano tanto bene per il loro lavoro, si sarebbe adempiuta quella promessa divina. Dio li guardรฒ con compiacimento per la loro buona volontร , per la loro umile condizione. Superato il timore iniziale per la visita cosรฌ inaspettata, si riempirono di una gioia e una pace mai prima di allora provata. Si compivano in essi le parole del profeta che ascoltiamo nella prima lettura della messa di questa notte: โHai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letiziaโ (Is 9, 2).
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Per poter partecipare alla gioia per la nascita del Salvatore, abbiamo bisogno di rivolgere lo sguardo a Maria e a Giuseppe, ai pastori, e meravigliarci come farebbe un bambino, pieno di stupore. Andremo anche noi ad adorare il Bambino e impareremo le lezioni della โcattedra di Betlemmeโ, come piaceva dire a san Josemarรญa quando si riferiva a questo mistero. Forse la lezione che piรน dobbiamo imparare oggi รจ quella dellโumiltร : essere consapevoli che siamo piccoli davanti a Dio, e cosรฌ avranno compimento in noi le parole di Gesรน dirette ai suoi discepoli: โChi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoโ (Mc 9, 37). Oggi il bambino รจ Gesรน, lโinviato dal Padre. Accogliamolo.
Josep Boira
Fonte: La pagina Facebook di “Opus Dei Italia” | Sito Web con tutti i commenti al Vangeloย
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