Ricordo quando ero bambino che ogni tanto la maestra ci diceva: Il tempo passa e non ritorna piรน e noi in coro le rispondevamo: torna domani!. Insomma cresciamo piรน o meno tutti fin da bambini con lidea che il tempo sia gratuito, scontato. Il Vangelo di questa terza domenica di Quaresima, ci apre gli occhi in modo impressionante. Se facciamo un passo indietro di qualche versetto rispetto al brano, ci accorgiamo che Gesรน stava invitando i suoi discepoli a saper valutare i segni del tempo, e in fondo a ricordare proprio che la vita un termine con il quale bisogna fare i conti. Chissร se lo stavano ad ascoltare sul serio. Ma proprio in quel momento arriva la notizia di una strage, compiuta da Pilato, che ha massacrato un gruppo di Galilei durante il culto. Verrร il tempo per lui di misurarsi con Pilato, a adesso non รจ interessato a questo. Infatti nel rispondere Gesรน rincara la dose e cita un fatto di cronaca non imputabile a questo oa quellaltro, ma ad una disgrazia accaduta per il crollo di una torre. Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. Il discorso si fa serio: a metร della queresima, ci spinge a chiederci che cosa ne stiamo facendo della nostra vita. Quali sono i nostri reali interessi, per che cosa ci impegnamo, cosa pensiamo di costruire. Perchรฉ questo mondo passa e chi vive di illusioni, finirร insieme alle sue illusioni. Non cรจ niente di piรน stupido di un albero da frutto che non da frutti. E il nostro Dio non sopporta la stupiditร .
12 Porte – Bologna
Introduzione al Vangelo del 7 marzo 2010 – 12 Porte Bologna
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