Setta giudaica del tempo di Gesù, con una sua caratterizzazione politica, estremamente conservatrice perché opportunistica, seguita specialmente dai sacerdoti di alto rango e dalle famiglie ricche. Forse il nome di Sadducei deriva da Sadok, da cui si gloriava di discendere la famiglia sacerdotale più importante.

Le origini della setta sono sconosciute: verso il 150 a.C. gli ambienti sacerdotali si sono organizzati insieme per la difesa del loro potere e così si son trovati in opposizione con i Farisei. Essi riconoscevano come legittima solo la legge scritta (Pentateuco), non l’interpretazione che ne era stata fatta dalla tradizione orale in corrispondenza alle esigenze dei tempi. Anche gli scritti dei profeti essi non li consideravano come normativi.

Negavano la risurrezione corporale, la continuazione della vita dopo la morte e l’esistenza degli angeli. Il loro modo di pensare e di vivere era aperto al mondo, orientato verso l’ellenismo. Certo l’influsso dei Sadducei presso il popolo era inferiore a quello dei Farisei; ma essi erano predominanti nel sinedrio e insieme con i Farisei hanno provocato la condanna a morte di Gesù (Caifa era sadduceo; cfr. Gv 11, 47-55).

In At 23, 6ss si narra come Paolo ha sfruttato il dissidio che c’era tra i Sadducei e i Farisei. Dopo la caduta di Gerusalemme (70 d.C.) la setta dei Sadducei è scomparsa; il giudaismo seguente è dominato dai Farisei.

Fonte: Obermayer H. – Speidel K. – Vogt K. – Zieler G., Piccolo dizionario biblico, Periodici San Paolo, Milano 2009, p. 184

Foto: Antonio Ciseri, Date a Cesare quel che è di Cesare, 1861–63, Olio su tela, Collezione privata (foto: Roberto Pellegrini)