Il commento al Vengelo del giorno
8 Giugno 2019
su Gv 21, 20-25
VII Settimana del Tempo di Pasqua
Anno III/C
Colore liturgico: BIANCO
- Periodo: Sabato
- Il Santo di oggi:
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Gli uomini retti, Signore, contempleranno il tuo volto
- Letture del giorno: At 28, 16-20. 30-31; Sal.10; Gv 21, 20-25
- Calendario Liturgico di Giugno
Gv 21, 20-25
Dal Vangelo secondoย Giovanni
In quel tempo, Pietro si voltรฒ e vide che li seguiva quel discepolo che Gesรน amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: ยซSignore, chi รจ che ti tradisce?ยป. Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesรน: ยซSignore, che cosa sarร di lui?ยป. Gesรน gli rispose: ยซSe voglio che egli rimanga finchรฉ io venga, a te che importa? Tu seguimiยป. Si diffuse perciรฒ tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesรน perรฒ non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: ยซSe voglio che egli rimanga finchรฉ io venga, a te che importa?ยป.
Questi รจ il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza รจ vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesรน che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:
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Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Il Vangelo, un libro aperto.
Il brano di oggi conclude la narrazione dell’evangelista Giovanni, il discepolo che Gesรน particolarmente amava e a cui ha concesso nell’Ultima cena di posare il capo sul suo petto. Egli si definisce giustamente un testimone fedele e veritiero, ma lascia comprendere che la sua opera non รจ completa.
Ci sarebbero voluto ancora pagine e pagine da scrivere, occorrerebbe poter penetrare negli stessi misteri di Dio e scrutare nell’intimo del Cristo, uomo Dio, salvatore del mondo. L’apparente incompletezza perรฒ, contiene un implicito ammonimento per tutti noi: San Giovanni vuole dirci che quello che nรฉ i libri, nรฉ il mondo possono contenere, deve completarsi nella fede e nella pratica della vita di ogni credente.
Dobbiamo essere noi, uniti nella stessa fede e membra vive della stessa Chiesa, a completare quello che nel nostro corpo manca ai patimenti di Cristo, quello poi che Giovanni non poteva assolutamente scrivere nella pagine del suo Vangelo, perchรฉ appartenenti alla esperienza viva da consumare nel tempo.
Animati e sorretti dallo Spirito, il vangelo vissuto, diventa la nostra storia, la nostra storia sacra, la storia della nostra salvezza.
