Il Vangelo del Giorno, 7 marzo 2017 – Mt 6, 7-15

Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
7 Marzo 2017 – Mt 6, 7-15

Prima settimana del Tempo di Quaresima

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  • Colore liturgico: Viola
  • Periodo: Martedì
  • Il Santo di oggi: Ss. Perpetua e Felicita; S. Gaudioso
  • Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce.
  • Letture del giorno: Is 55, 10-11; Sal.33; Mt 6, 7-15

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Mt 6, 7-15
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno – Mt 6, 7-15

Commento a cura dei Monaci Benedettini

I figli assomigliano al Padre

Gesù, che è vero Figlio di Dio Padre Creatore, amava la preghiera ed era sempre in intima comunione di dialogo e d’amore con Lui, e Lo chiamava: “Abba! Papà!”. Tra di Loro esiste un amore eterno, un amore ardente, ed una confidenza senza fine nello Spirito Santo: si parlano cuore a cuore, e vivono di un abbraccio eterno nello Spirito di eterno Amore.

Perciò la preghiera verso il Padre è connaturale e continua per Gesù, ed è come acqua viva di sorgente; e come pregava bene! Spesso si isolava e passava notti intere nella preghiera: era il suo riposo e il respiro della sua anima, e si trasfigurava tutto, in un’estasi d’amore, nella bellezza dell’amore di Dio. Gli Apostoli se ne accorsero presto, e un giorno osarono chiedergli: “Signore, insegnaci a pregare!”. E Lui disse loro che il Padre conosce già tutte le loro esigenze e richieste, ma quando vogliono pregare preghino così: “Padre nostro, che sei nei Cieli!…”.

E’ da notare che Gesù si rivolge al Padre, all’Eterno, proprio come fa un bambino piccolo verso il suo papà, e lo chiama: “Abbà, Padre!”. E così Egli viene sempre ascoltato ed esaudito. Egli ama il Padre e dà la vita per i suoi fratelli peccatori, che siamo noi, e ci perdona. Ed Egli oggi conclude nel suo divino insegnamento: “Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei Cieli, perdonerà anche a voi”.

Insomma se noi useremo misericordia verso i nostri fratelli e sorelle che hanno sbagliato con noi, anche Dio Padre ci perdonerà i peccati, e questo perché abbiamo nel cuore i suoi stessi sentimenti di amore, di bontà e di misericordia, e gli somigliamo tanto, come gli somiglia Gesù: chi vede Lui vede il Padre! E chi guarda noi vede sempre il Volto del Padre Misericordioso, impresso sul nostro volto? I figli somigliano al Padre in tutto e per sempre!

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