Il commento al Vengelo del
27 Luglio 2018 su Mt 13, 18-23
Sedicesima settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B
- Colore liturgico: Verde
- Periodo: Venerdรฌ
- Il Santo di oggi:
- Ritornello al Salmo Responsoriale:ย Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge
- Letture del giorno: Ger 3, 14-17; Sal da Ger 31; Mt 13, 18-23
- Calendario Liturgico di Luglio
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 13, 18-23
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซVoi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciรฒ che รจ stato seminato nel suo cuore: questo รจ il seme seminato lungo la strada. Quello che รจ stato seminato sul terreno sassoso รจ colui che ascolta la Parola e lโaccoglie subito con gioia, ma non ha in sรฉ radici ed รจ incostante, sicchรฉ, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi รจ colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dร frutto. Quello seminato sul terreno buono รจ colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dร frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per unoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini
Il cuore dell’uomo
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Nel nostro Ordine Benedettino Silvestrino si celebra oggi una festa dei uno dei suoi primi discepoli, sant’Ugo. E’ per questo che nelle letture troverete anche altri brani che sono appunto per la messa della festa.
Qui, nel commento, per comoditร dei nostri lettori rimaniamo nelle letture del giorno. Ed ecco sentiamo una delle parabole piรน belle, quella del seme. Ci potremmo domandare: che senso ha spiegare una parabola di per sรฉ cosรฌ chiara?
Certamente si tratta di un’aggiunta di Matteo per cui il dare delucidazioni su un tale insegnamento era divenuto indispensabile, come lo รจ per noi capire quanto il testo vuole comunicarci. Punto centrale sembra essere, come in tutta la tradizione biblica, il cuore, sede delle decisioni, dei piรน profondi affetti ed emozioni, ma anche e soprattutto di ciรฒ che noi oggi identifichiamo con l’intelligenza, con il pensiero, cioรจ con la mente.
Il cuore in tale dinamica si presenta come il centro dell’attivitร dell’uomo, da cui scaturiscono bontร e cattiveria, comprensione e pregiudizio, umiltร ed orgoglio. Niente come questo organo, nel linguaggio biblico, influisce su tutto ciรฒ che รจ attivitร e pensiero, creazione e distruzione. Ma nella Sacra Scrittura stessa รจ detto: โUn baratro รจ l’uomo e il suo cuore un abissoโ (Sal 64), volendo intendere con ciรฒ che, a causa della scissione che l’uomo porta in sรฉ, il suo cuore non รจ unificato, non รจ indiviso, non persegue sempre uno scopo.
Questo potrebbe essere anche il senso del brano evangelico: nessun uomo รจ mai totalmente terra fertile come non รจ mai totalmente โstradaโ. E tale sembra essere tanto il significato della parabola quanto la spiegazione, che andrebbero letti di continuo, in quanto facenti parti di un unico insegnamento sull’uomo.
Quanto al Maligno, che ruba ciรฒ che quotidianamente viene seminato, facciamoci il muro della grazia e la corazza del sacramento e non lasciamoci portare via nemmeno un solo semino di senapa, il piรน piccolo di tutti i semi del nostro giardino spirituale.
