Il commento al Vengelo del
18 Maggio 2018 su Gv 21, 15-19
Settima settimana del Tempo di Pasqua – Anno II/B
- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Venerdรฌ
- Il Santo di oggi: S. Giovanni I โ memoria facoltativa
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore ha posto il suo trono nei cieli
- Letture del giorno: At 25, 13-21; Sal.102; Gv 21, 15-19
- Calendario Liturgico di Maggio
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 21, 15-19
Dal Vangelo secondoย Giovanni
In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesรน disse a Simon Pietro: ยซSimone, figlio di Giovanni, mi ami piรน di costoro?ยป. Gli rispose: ยซCerto, Signore, tu lo sai che ti voglio beneยป. Gli disse: ยซPasci i miei agnelliยป.
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: ยซSimone, figlio di Giovanni, mi ami?ยป. Gli rispose: ยซCerto, Signore, tu lo sai che ti voglio beneยป. Gli disse: ยซPascola le mie pecoreยป.
Gli disse per la terza volta: ยซSimone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?ยป. Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: ยซSignore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio beneยป. Gli rispose Gesรน: ยซPasci le mie pecore. In veritร , in veritร io ti dico: quando eri piรน giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirร e ti porterร dove tu non vuoiยป.
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: ยซSeguimiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini
L’esame dell’amore.
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L’apostolo Pietro, definito dallo stesso Cristo “pietra” e “roccia”, su cui egli voleva poggiare la sua Chiesa, nell’ora della prova ha mostrato tutta la sua umana fragilitร , rinnegando per ben tre volte il suo maestro. La paura di essere coinvolto nella tragica vicenda che stava per abbattersi su Gesรน, gli aveva giocato in brutto scherzo.
Quando poi ha preso coscienza del suo peccato ha pianto lacrime amare di pentimento. Oggi Gesรน lo sottopone a vero e proprio esame, rivolgendogli per tre volte la stessa domanda: “Simone di Giovanni, mi ami tu, mi vuoi bene piรน di costoro”. Egli vuole cosรฌ fargli comprendere dove vuole poggiare principalmente il primato che intende confermargli. Gesรน aveva detto a tutti i suoi apostoli: ยซSe uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tuttiยป. Pietro risponde con estrema sinceritร e umiltร .
La virtรน che talvolta gli era mancata in passato: “Signore, tu sai tutto, tu sai che ti voglio bene”. Piรน che alla sua personale valutazione, si affida alla interiore conoscenza che attribuisce al suo maestro. Questa รจ la condizione per assumere il compito di primo dei pastori nella Chiesa di Cristo. Questa รจ la dote indispensabile di cui deve essere adorno chi viene chiamato ad essere guida delle pecorelle del Signore. Con l’intensitร dell’amore di Cristo deve essere pronto a difendere, a ricercare le smarrite sui monti e a dare la vita per le sue pecorelle. ร per questo che il Signore, dopo aver confermato a Pietro il primato su tutti e sulla Chiesa, gli predice il martirio. “Ti porteranno dove tu non vuoi” e aggiunge: “Seguimi”. La sequela comporta la perfetta imitazione di Cristo, prima sulla via della croce e del martirio e poi nella gloria.
Questa รจ la via privilegiata del prescelto da Dio, diventare frumento di Cristo per essere triturato e diventare pane per tutti. A questo conduce il sacerdozio, quando รจ vissuto nella continua e crescente comunione con Cristo. Se costatiamo debolezze e scandali anche da parte dei ministri della Chiesa dobbiamo solo umilmente riconoscere che non sempre siamo consapevoli della dignitร e della sublimitร della missione a cui siamo chiamati.
Non sempre la preghiera occupa il primo posto nella nostra vita e di conseguenza ci ritroviamo immersi in faccende e compiti che non ci appartengono, dimenticando la missione primaria per cui siamo stati chiamati. Come รจ meschino allora pensare e credere che il rimedio alle debolezze dei ministri risieda nel celibato! No, la vera causa รจ la nostra solitudine e la colpevole distanza che li separa da Cristo.
