Il Vangelo del Giorno, 16 marzo 2017 – Lc 16, 19-31

Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
16 Marzo 2017 – Lc 16, 19-31

Seconda settimana del Tempo di Quaresima

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  • Colore liturgico: Viola
  • Periodo: Giovedì
  • Il Santo di oggi: Ss. Ilario e Taziano; S. Eriberto; B. Giovanni Sordi
  • Beato l’uomo che confida nel Signore.
  • Letture del giorno: Ger 17, 5-10; Sal.1; Lc 16, 19-31

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Lc 16, 19-31
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai farisei:

«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.

Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.

Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.

E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno – Lc 16, 19-31

Commento a cura dei Monaci Benedettini

Voglio il Paradiso!

Ecco un’altra bella pagina di Vangelo dove si parla dei Novissimi, ed è la parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro. Proprio lui mendicava alla porta del ricco che invece banchettava ogni giorno. Ma, prima o poi, si muore tutti! Morì il povero e andò, portato dagli Angeli, in Paradiso.

Poi morì anche il ricco, portato dai demòni all’inferno e, soffrendo terribilmente incominciò a gridare: “Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro ad intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua perché soffro terribilmente in questa fiamma (dell’inferno)”.

Ma questo non è possibile perché con la morte termina la libertà di scelta, finisce la prova terrena e inizia il tempo eterno che non finisce mai, dopo il giudizio personale dell’anima, e rimane: il Paradiso per i buoni, o l’inferno per i malvagi impenitenti, e poi c’è la purificazione del Purgatorio che è temporaneo, per quelli che devono ancora raggiungere la perfezione cristiana.

Nell’eternità ci saranno solo dunque due Regni: il Regno di Dio per i buoni, che è il Paradiso, e il sheol di satana per i malvagi. E tra i due “regni” non ci sarà mai contatto. “Ma allora, Padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre perché ho cinque fratelli.

Li ammonisca severamente perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosé (i Dieci comandamenti) e i Profeti (invitavano tutti alla conversione), ascoltino loro!”. E lui replicò: “No, Padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”.

Ed è vero! Infatti chi è orgoglioso e razionalista diventa duro di cuore e di cervice, e non ammette nemmeno l’esistenza di Dio e dell’aldilà, ma crede solo a se stesso e a quello che gli fa comodo. Cerchiamo di essere umili e puri di cuore, miei cari, e capiremo l’amore di Dio. Egli ci aspetta in Cielo. Pregherò per ognuno di voi e vi aspetterò, (Dio mi perdoni la caparbietà di volerci andare…) tutti in Paradiso!

Anche voi pregate per me e per la salvezza dell’anima mia.

Vi voglio bene e vi benedico in Gesù e Maria.

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