Il Vangelo del Giorno, 11 Gennaio 2018 – Mc 1, 40-45

Il testo ed il commento al Vangelo
del 11 Gennaio 2018 su Mc 1, 40-45

I Settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B

  • Colore liturgico: Verde
  • Periodo: Giovedì
  • Il Santo di oggi: S. Igino; S. Paolino di Aquileia; B. Bernardino Scamacca
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Salvaci, Signore, per la tua misericordia.
  • Letture del giorno: 1 Sam 4, 1-11; Sal 43; Mc 1, 40-45
  • Calendario Liturgico di Gennaio
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 1, 40-45
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno a cura dei Monaci Benedettini

Gesù è la sicurezza in ogni situazione e in lui prevale la legge dell’amore che guarisce e rende nuovo tutto.

Il popolo d’Israele si rende conto che l’assenza di Dio in mezzo a loro è una insicurezza, una sconfitta e una morte di fronte ai Filistei. Si vede insicuro e minacciato, va a prendere l’Arca di Dio perché Dio era presente in essa e camminava con loro. Ma nonostante la presenza dell’Arca in mezzo a loro Israele rimane sconfitto e l’Arca rimane nelle mani dei Filistei (1Sam 4, 1-11).

Israele aveva fede nell’Arca non nel Signore. La sicurezza non viene da una cosa materiale, ma deve essere posta in Dio. Avere l’arca non è un garanzia… la vera garanzia è Dio. Credere in Colui che è nato è una garanzia a cui ci si deve rivolgere implorando la sua misericordia. Per questo il lebbroso si rivolge a Gesù, per essere guarito, liberato. Il desiderio dell’arca in Israele si realizza in Cristo. Con lui il tempo messianico annunciato si manifesta. Non solo, si incominciano a vedere anche i frutti. L’uomo è guarito nel corpo per un rinnovamento totale. Il lebbroso ha fiducia anzi, certezza nell’amore misericordioso.

Egli cioè Gesù, esaudisce colui che l’implora, assicura chiunque nella sua infermità e il suo amore rende nuovo tutto quello che raggiunge. Egli guarisce nella misura in cui crediamo in lui, nel suo amore che prevale su ogni altra legge.

Gesù Cristo è la sicurezza in ogni situazione.

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