Il commento di don Fabio Rosini al Vangelo di Domenica 30 Giugno 2019

Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 30 Giugno 2019 – Anno C, Domenica del Corpus Domini, dai microfoni di Radio Vaticana e dalle pagine di Famiglia Cristiana.

SEGUIRE GESÙ SULLA STRADA DELL’AMORE

Negli anni ’90 il new age faceva di Gesù una specie di guru con cui si migliora il proprio destino in questa vita e si raggiungono i propri scopi… Questo è un inganno e una assolutizzazione del mondo, del benessere e del proprio ego. Il vero assoluto è l’amore – non uno qualsiasi, ma quello vero – il quale chiede di decentrarci da noi stessi. Nel Vangelo di questa domenica seguiamo Gesù che punta decisamente in direzione di Gerusalemme, ossia verso la sua Passione, Morte e Resurrezione. Il suo orientamento è l’amore, per la salvezza degli uomini. Così, seguendolo in questa sua strada, capiamo cosa succede in questo testo. In primis c’è qualcuno che lo rifiuta – i Samaritani che non lo accolgono. E i discepoli chiedono vendetta…

Gesù non può che rimproverarli, perché l’amore non pretende niente e non costringe nessuno; l’amore non è un’imposizione e non ci si sorprende di non essere accolti, ma consiste nell’accogliere, anche l’ottusità dell’altro, il suo rifiuto. Chi non sa accogliere un rifiuto non sa amare. Dio si prende quotidianamente i nostri “no” distratti e continua a volerci bene…

L’amore non si scoraggia e Gesù continua a camminare. Ma va seguito e così emergono altri problemi.

Un tale dice a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada» – sembrerebbe una cosa buona, ma Gesù deve chiarire dove va: la destinazione non è un posto su questa terra. Un atto cristiano non è veramente tale se non ha una dimensione escatologica, un orientamento verso il Regno dei cieli. San Paolo dice: «Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini» (1Cor 15,19). Tutti coloro che pensano che, seguendo Cristo, su questa terra torneranno i conti, si sbagliano di grosso. Questo mondo o lo relativizzi e lo capisci come il preludio della pienezza, che è il cielo, altrimenti si è nell’inganno e arriveranno molte delusioni.

«Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». Chi pretende di amare per arrivare a una tana o a un nido, è solo un utilitarista. L’amore non fa calcoli…

UNA RISPOSTA TERRIFICANTE.

Una seconda persona chiede a Gesù di andare a seppellire il padre prima di seguirlo. Gesù dà una risposta terrificante: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Seppellire i morti è un atto di misericordia, ma chiudere il rapporto con il paterno e con le relazioni parentali, in fondo, è un atto senza fine. Questo compare anche nel terzo caso – l’uomo che chiede di congedarsi prima dai suoi. Tutti hanno un contenzioso con la propria infanzia e i conti non si chiudono mai del tutto. Non si riesce mai a finir di seppellire il padre. Non ci si congeda mai del tutto da quelli di casa.

O si chiude il capitolo dell’infanzia o quest’ultima resterà lì a ingombrare la vita e c’è sempre ancora qualcosa da aggiustare o da chiarire. Così non si riesce a diventare adulti. Come uno che ara un campo guardando all’indietro. Non farà un buon lavoro…

Qui tutti i commenti al Vangelo della domenica
di don Fabio Rosini

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Letture della
XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Prima Lettura

Eliseo si alzò e seguì Elìa.

Dal primo libro dei Re
1 Re 19,16b.19-21

In quei giorni, il Signore disse a Elìa: «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto».
 
Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te».
 
Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 15 (16)
R. Sei tu, Signore, l’unico mio bene.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita. R.
 
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.
 
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. R.
 
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. R.

Seconda Lettura

Siete stati chiamati alla libertà.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 5,1.13-18

Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
 
Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!
 
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.

Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.

Parola di Dio

Vangelo

Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,51-62

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
 
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
 
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
 
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
 
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

Parola del Signore

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