Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 9 Marzo 2023

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La storia del Vangelo di oggi vede le vite di un ricco e di un povero procedere come due esistenze parallele che si sfiorano e non si toccano, perlopiù perché una delle due persone è incapace di vedere l’altra. Solo alla fine della sua vita il ricco reclama con forza la conoscenza del povero, almeno per far avvisare da lui i suoi fratelli, che sicuramente vivono beati nell’indifferenza, come aveva fatto lui.

Una bella storia, diremmo, che in realtà ci tocca così da vicino che forse nemmeno ce ne accorgiamo.

Quante volte la vita degli altri non ci ha proprio interpellato? Non una domanda, non una parola o un saluto, non una preghiera. Perché “non ci tocca”, perché siamo a posto nel nostro piccolo mondo comodo. Come se andassimo avanti col pilota automatico senza nemmeno porcele certe domande, senza far caso a chi vive alla porta accanto.

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Don Cafasso ci ripeterebbe quello che ha detto a don Bosco: “guardati intorno”. Un imperativo che ci impone di uscire dalla comfort zone, che ci scuote soprattutto perché pensiamo di non avere segni da leggere o cose grandi per cui vivere, ma se solo ci guardassimo intorno cambierebbe tutto. Troppo facile che qualcuno dall’aldilà o qualche evento soprannaturale ci venga a svegliare.

Tocca a noi già ora saper cogliere il passaggio di Dio nella nostra vita quotidiana, e farne esperienza invocando la conoscenza della nostra povertà e dei poveri che ci sono accanto, e saperLo quindi cercare e trovare nei volti di tutti i giorni, certi di poter vedere nell’altro non solo un fratello, ma il volto di Cristo che ci parla.

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