Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 31 Gennaio 2023

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Gesù in questo Vangelo fa riferimento ai bambini come creature fragili, che fanno affidamento totale nell’aiuto dei genitori, perché incapaci di sopravvivere da sé. Il discepolo deve assumere un atteggiamento analogo nei confronti di Dio, rendendosi conto della propria incapacità di salvarsi senza il Suo aiuto. Ecco una sintesi ben fatta della vita del nostro padre, maestro ed amico; un uomo che si è affidato; un uomo capace di sperare contro ogni speranza; e ancora oggi lui stesso c’invita a sperare ed ad affidarci a Dio.

A questo proposito sono interessanti le parole che don Bosco stesso scrive: «Caro cristiano, la Fede non basta per l’eterna salute, ciò che è più necessaria è la virtù della speranza, la quale ci fa abbandonare nelle mani di Dio, come un figlio nelle braccia della tenera madre. Noi abbiamo bisogno di ottenere da Dio molti favori e questi non sono concessi da Dio se non si sperano.

La Misericordia, la Grazia, Dio non la vuole concedere se non a chi lo spera. Inoltre Dio tiene preparato nell’altra vita un mare di delizie; ma nessuno potrà goderle senza la virtù della Speranza»

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Sono capace di affidarmi/fidarmi di Dio fino all’ultimo respiro per essere felice nel tempo e nell’eternità?

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