Grazie Gesรน per raccontarci con semplicitร il regno di Dio. Quante volte abbiamo ascoltato questa parabola? Quante volte ci siamo domandati: โMa io, cosa ho davvero da offrire?โ.
A volte sembra che gli altri abbiano piรน talento, piรน opportunitร , piรน sicurezze, piรน volontร , piรน tutto rispetto a noi, ma il Vangelo di oggi dice una cosa forte: Dio ci affida qualcosa di prezioso, a tutti, nessuno escluso. Anche se รจ poco, anche se sembra niente, anche se pensiamo di non essere allโaltezza. I primi due servi non stanno lรฌ a farsi mille domande: si mettono subito in moto. Non perdono tempo, si fidano.
E fanno fruttare quello che hanno ricevuto. Il terzo, invece, si lascia bloccare dalla paura, ha unโidea sbagliata del padrone, e per questo si chiude, si protegge, non esce fuori dalla sua comfort zone e alla fine non combina nulla.
Dovremmo domandarci โquante volte anche io ho nascosto quello che sono per paura di sbagliare, per paura del giudizio o di non essere abbastanza?โ
Dio non ci chiede la perfezione, ci chiede di provarci, di metterci in gioco, di vivere con fiducia, di fare un passo e di esserci; anche se sbagliamo, anche se facciamo fatica, lโimportante รจ non restare fermi. La sensazione piรน bella รจ che, alla fine, chi รจ stato fedele anche nel poco, entra nella gioia del Signore.
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Dio ci affida doni unici, non perchรฉ restino nascosti, ma perchรฉ portino frutto, non ci chiede quanto abbiamo ricevuto, ma come abbiamo scelto di farlo fruttare con amore, coraggio e responsabilitร . Ogni talento messo al servizio del bene diventa partecipazione alla Sua gioia.
ร il tempo della scelta, รจ il tempo di prendere una via e seguirla, รจ tempo di mostrare a questo mondo che esiste ancora qualcosa di bello e raro.
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