Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 26 Settembre 2023

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Un po’ strano il Signore, no? Cioè sembra quasi non importarsi della Sua famiglia, degli Suoi affetti, delle Sue origini, di coloro con i quali è cresciuto, di coloro che desiderano vederlo perché chissà da quanto tempo era via. Forse però il Signore non vuole essere strano, anzi probabilmente vuole provocarci e scuoterci.

Perché a volte, anche siamo quelli che “stanno dentro”, se siamo quelli che si definiscono cristiani, quelli che credono di sapere tutto, diventiamo un po’ come la folla, che mandiamo a dire le cose al Signore, ma in realtà degli altri e di Lui sappiamo ben poco e quindi diventiamo incapaci di far avvicinare a Lui coloro che desiderano davvero tanto vederlo perché forse è da un po’ che l’hanno perso, anzi è da un po’ che hanno perso la Speranza, la Gioia, la Vita!

Che fare quindi? Forse c’è bisogno di riconoscerci anche noi desiderosi di vederlo,  di toccarlo, di ascoltarlo, di assaporarlo, di viverlo. Perché è solo frequentandolo che impariamo ad assomigliargli sempre di più, che assumeremo i suoi tratti, i suoi comportamenti e atteggiamenti. Solo così la gente al vederci potrà dirci “ma sei tale e quale a tuo fratello!”

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