Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 25 Settembre 2023

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Quando accendiamo lโ€™interruttore della luce in camera non ci facciamo piรน caso, ma รจ grazie a quella luce che non sbattiamo contro lโ€™armadio o il comodino o la sedia piena di vestiti che ancora non abbiamo messo in ordineโ€ฆ quella luce strappa le cose al buio e ne definisce il contorno. Non accendiamo la luce per guardare la luce stessa, ma per guardare con chiarezza tutto ciรฒ che cโ€™รจ intorno.

Il candelabro infatti non fa luce per sรฉ, fa luce a chi entra. Un poโ€™ di anni fa il giorno del Battesimo abbiamo ricevuto una candela accesa, un simbolo che ci ricordasse per tutta la vita che, una volta diventati Figli di Dio, diventiamo automaticamente e senza passare dal via, luce del mondo. Ma se guardiamo alla nostra vita ci accorgiamo che questa luce qualche volta sembra non accendersi, non siamo immuni dallโ€™oscuritร , in noi spesso troviamo ciรฒ che รจ ben distante dallโ€™essere la luce di un candelabro.

Tante volte la trascuriamo, la riponiamo sotto il letto proprio per paura che qualcuno la veda, ma cosรฌ non ci rendiamo conto che ci stiamo andando a perdere, che quella luce se non fa ciรฒ per cui esiste, alla fine si spegne. Eppure finchรฉ puรฒ, resiste e riacquista vigore, fa luce proprio su ciรฒ che teniamo nascosto, sulle nostre vulnerabilitร , sulle nostre paure, su tutto quello che ci tiene a distanza di sicurezza dal mondo e da chi lo abita insieme a noi.

Signore, mantieni accesa la luce che ci hai dato perchรฉ tutto venga in piena luce in noi e fuori di noi.

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