Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 23 Novembre 2021

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L’immagine che oggi viene presentata dal Vangelo, se non spaventati, lascia quantomeno interdetti. Gesรน parla ai suoi discepoli di distruzione, terremoti, pestilenze, di un mondo alla fine del mondo; e i discepoli atterriti chiedono delucidazioni, il “quando” e il “come” degli avvenimenti predetti.

Anche loro, come gli uomini di oggi, hanno paura di vedere la distruzione di tutto ciรฒ che conoscono, il venir meno delle certezze a cui si appoggiano. E cercano coordinate per orientarsi anche in queste situazioni disperate. Forse la risposta del Maestro lascia un po’ spiazzati.

Non รจ del tutto rassicurante, non nega le catastrofi che incombono, perรฒ proprio qui si nasconde tutta la novitร  del messaggio di Gesรน: non preoccuparsi di come e quando il nostro mondo, fisico o mentale, verrร  “posto sotto assedio”, ma imparare a rimanere radicati nella realtร  e a capire in che prospettiva vivere il quotidiano. La fine del mondo, o quella che ci sembra tale, non fa che aiutare a ri-orientarci, a capire qual รจ il centro e il fine della nostra vita e della nostra quotidianitร .


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