Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 23 Febbraio 2022

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Dio interviene liberamente nella storia, scegliendo a volte testimoni inaspettati dove ognuno di noi è chiamato in maniera diversa. C’è chi parlando sa toccare i cuori, chi compie opere senza parlare e tocca i cuori alla stessa maniera!

La Chiesa è fatta di persone tutte diverse sotto tanti aspetti ma l’unico che conta è il fine delle azioni di ciascuno: per chi dico e faccio tutto ció? Non c’è un solo modo per esprimere il proprio essere cristiani ma ciascuno di essi deve essere il riflesso di Gesù non di una religione fatta ad hoc basata sulla convenienza!

A volte anche noi siamo tentati di rilasciare patentini di cattolicità, distinguendo chi davvero ha scoperto la fede e chi la vive per abitudine, chi si sciacqua la bocca col nome di Gesù e chi davvero lo invoca con fede. Lasciamo a Dio tali distinzioni: da parte nostra cerchiamo di vivere con serena serietà il nostro percorso di fede, è di Dio il giudizio su chi pronuncia il suo nome a sproposito.

Puntiamo all’essenziale della nostra di fede, piuttosto che giudicare quella degli altri!


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