Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 14 Aprile 2020

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La scena รจ sempre la stessa. Un sepolcro vuoto. Ed innanzi a questo sepolcro vuoto unโ€™amica che piange lโ€™Amico.
Maria di Magdala appare cosรฌ in quello che immaginiamo essere un fotogramma: china su se stessa, che si piange addosso.

Lo fece lei, allora, e lo facciamo anche noi, oggi, tutte le volte in cui un dolore improvviso, una perdita, una grande delusione, sconvolgono la nostra vita.
Chi si china su se stesso e piange compie un gesto estremamente umano.
Ora, lโ€™umanitร  di tale gesto non รจ da condannare, quanto piuttosto da comprendere. Siamo fragili, ma dobbiamo anche essere consapevoli del fatto che โ€œtutto possiamo in Colui che ci dร  la forzaโ€.

Ciรฒ che รจ fondamentale รจ ad un certo punto avere la capacitร  di cambiare prospettiva, asciugarsi le lacrime e mettere a fuoco.
Se Maria fosse rimasta chiusa nel suo dolore, china, tra le sue lacrime, se Maria non si fosse voltata, non avrebbe visto Gesรน.

Il cambiamento, la conversione, si concretizzano nella capacitร  di mettersi in ascolto di una voce amica, la voce che riconosceremmo anche tra mille, quella di chi ci chiama per nome perchรฉ ci ha saputo addomesticare.
Gesรน ha addomesticato Maria. Ma cosa significa โ€œaddomesticareโ€?
Ce lo spiega Antoine de Saint-Exupรฉry ne โ€œIl Piccolo Principeโ€:

โ€œChe cosa vuol dire “<addomesticare>?”
“E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire <creare dei legami>…”
“Creare dei legami?”
“Certo”, disse la volpe. “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro’ per te unica al mondo”.
[โ€ฆ] se tu mi addomestichi, la mia vita sara’ illuminata. Conoscero’ un rumore di passi che sara’ diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara’ uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu’ in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e’ inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e’ triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sara’ meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e’ dorato, mi fara’ pensare a te. E amero’ il rumore del vento nel grano…”
La volpe tacque e guardo’ a lungo il piccolo principe:
“Per favore… addomesticami”, disse.

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CHIEDIAMO A GESUโ€™ DI ADDOMESTICARCI, affinchรจ le nostre vite siano illuminate e ricolme di quell’amore che nulla trattiene per sรฉ, ma tutto sa donare in un annuncio gioioso.

Fonte:

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