Crediamo, perché fai cose che ci fanno comodo. Crediamo, perché ti chiediamo qualcosa e tu ce lo concedi. Crediamo, perché la speranza che quel miracolo possa succedere anche a noi ci pervade. Eppure… quanti miracoli nelle nostre vite, Gesù.
Non ce ne accorgiamo, non se ne accorge nessuno intorno a noi perché non fanno rumore, perché non ci spingono a correre per le strade a dire a tutti che abbiamo avuto un miracolo. E invece, quella volta che d’istinto abbiamo frenato evitando quell’incidente, quella volta che siamo capitati al posto giusto al momento giusto per aiutare qualcuno, quella volta che tutto ci andava storto ma era in realtà il preludio della scelta che ci avrebbe migliorato la vita.
Ti prego, continua a fermarci e ad ammonirci sui segni che non vediamo, perché possiamo continuare a sperare e a cercare di vederli. Mettici di fronte a quanto di buono fai nelle nostre vite, come un padre che indirizza i propri figli in silenzio, nella speranza che non si facciano troppo male.
E se qualcuno di noi proprio non riuscirà a vedere, accecato dalla disperazione, ti prego non lo abbandonare ma prendilo sull’orlo del suo baratro e mostragli la strada. Anche quello sarà un miracolo. Io ti prometto che mi impegnerò a vedere meglio e a raccontarlo a tutti.
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