Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 10 Agosto 2021

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In questi giorni ricordiamo san Lorenzo soprattutto per la “notte delle stelle cadenti”, ma questo santo martire dei primi secoli era un diacono che nella sua comunità cristiana aveva il compito di provvedere alla attività caritative per i poveri.

Dopo essere stato scoperto dalle autorità romane gli fu chiesto di consegnare le ricchezze di cui disponeva per avere salva la vita, ma Lorenzo, prendendosi un po’ di tempo, distribuì tutto ciò che aveva ai bisognosi, infine comparendo di fronte al prefetto portò malati e poveri e disse: “Ecco i tesori della Chiesa!”; subito dopo verrà ucciso.

La vita di san Lorenzo è la traduzione concreta del “chicco di grano che muore e porta molto frutto”, della vita di Gesù. Il brano del Vangelo di oggi è un appello per ciascuno di noi: quel morire a noi stessi è la chiamata a donarsi completamente agli altri, è l’unico modo perché la nostra vita non si consumi inutilmente, ma sia fonte di nuova vita! Nelle nostre realtà, forse, non rischiamo di essere bruciati sulla graticola, come successe a san Lorenzo, ma non per questo non siamo chiamati al martirio, o meglio alla “martyria”, che in greco indica in primo luogo la “testimonianza”!

Come puoi testimoniare, oggi, il tuo essere in Cristo e nella Chiesa?


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